Sui migranti la doppia ipocrisia destra-sinistra

Dopo tanti slogan fiammeggianti Governo in silenzio ma a sinistra….

L’ipocrisia, lo sappiamo, fa parte del dna della politica e a piccole dosi siamo tutti pronti a sopportarla, tanto più se aiuta la nostra parte politica a imporre democraticamente la propria linea. Ma quando è troppa, l’ipocrisia diventa insopportabile. Il centrodestra da almeno dieci anni aveva fatto del contrasto ai migranti la propria bandiera, con toni spesso ultimativi, minacciosi, irridenti. Ma ora che Fdi e Lega sono arrivati assieme al governo – assieme a Forza Italia – e fanno finta di non vedere che gli sbarchi sono più che raddoppiati. Secondo gli ultimi dati diffusi dal ministero dell’Interno, nei primi otto mesi del 2023, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sono sbarcati 101.386 migranti sulle coste italiane, in crescita del 107 per cento. Certo, qualcosa si muove, si è tornato a parlare di quote e di alzarle, facendo così largo ad un assorbimento più umano e ordinato della migrazione. Nel frattempo la destra si guarda bene dal rivendicare l’accoglienza senza traumi nei porti italiani di tanti migranti. Non lo rivendicano perché non lo avvertono come un valore.  Ovviamente spetterebbe alla sinistra sottolineare la contraddizione: li volevate buttare a mare e ora li accogliete tutti: incoerenti ma bravi! Un partito di sinistra ampiamente rappresentativo così lungimirante in questo momento non esiste in Italia e dunque anche le opposizioni si prendono la loro parte di ipocrisia. Tanto più che alcuni esponenti di quello schieramento – il Governatore Bonaccini e il sindaco Gori – sembrano fare l’occhiolino all’elettorato securitario. Un caso a sé è rappresentato da Matteo Salvini. Niente più “porti chiusi”, “lotta ai clandestini”, né allarmi sulla “sostituzione etnica”: negli ultimi mesi Salvini non parla più di questi argomenti e l’unico cinguettio risale a mesi fa ed era diretto contro il presidente francese Macron: “Non accetto lezioni da chi respinge in Italia donne, bambini e uomini”, Nessuno ci fece caso e nessuno pensò che Salvini fosse diventato più buono. Oggi lo sappiamo: è diventato il campione degli ipocriti.

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