di Carlo Pecoraro
Sanità, legge elettorale, lavoro, ambiente, scuola. Sono cinque le petizioni del Psi, sintesi del lavoro svolto agli Stati generali del Socialismo e lanciate alla festa dell’Avanti! a Bologna. La sanità è il tema sul quale il nostro giornale da tempo conduce una campagna per la sanità universale “No sanità spa” è lo slogan. La petizione chiede l’eliminazione della normativa sui piani di rientro finanziari per le aziende sanitarie e gli ospedali. La legge di stabilità 2016 ha spinto la sanità nella direzione “dell’efficienza economica” a discapito dell’efficienza della prestazioni, sacrificando gli ospedali delle periferie, di volta in volta sono stati chiusi. Fu introdotta, infatti, la tagliola dei piani di rientro per i presidi ospedalieri con un disavanzo finanziario del solo 7%. Così abbiamo visto in tutte le Regioni, chiudere reparti privando alle persone fragili la cura. Altro tema centrale è la riforma della legge elettorale. Necessaria per curare l’astensionismo e rimettere nelle mani degli elettori la scelta dei loro rappresentanti. Per farlo è necessario reintrodurre le preferenze e eliminare lo sbarramento a tutte le elezioni. Basta liste bloccate, insomma. Le preferenze sono previste in tutte le elezioni: comunali, regionali, europee, ma non alle politiche. E ancora, le soglie di sbarramento rappresentano un principio antidemocratico perché non consentono, anche a chi gode della fiducia di milioni di cittadini, di rappresentarli in parlamento o nelle assemblee regionali. Per questo va riscritta la legge elettorale. Poi c’è l’ampio capitolo lavoro: secondo Eurostat i giovani italiani sono i meno pagati d’Europa. Ecco perché nella nostra petizione proponiamo una detassazione totale del lavoro per i giovani sotto i 30 anni. E ancora, in Italia la retribuzione femminile è al 17,9% nel settore privato e del 4,4% nel settore pubblico in meno di quella maschile a parità di funzioni, in media 3.000 euro in meno all’anno. Anche in questo caso è necessaria una tassazione differenziata per equiparare lo stipendio uomo-donna. Infine, ma non ultimo, stop ai licenziamenti illegittimi del Jobs Act e della legge Fornero che consentono agli imprenditori di avere mani libre sui licenziamenti. Ambiente e scuola sono gli ultimi due temi che chiudono le nostre cinque petizioni. Sul primo le nostre proposte sono chiare: convertire gli attuali sistemi di trasporto su gomma indirizzando una parte significativa degli investimenti pubblici verso il potenziamento della rete ferroviaria italiana. Proponiamo l’introduzione di Marebonus e Ferrobonus e la creazione di una linea ad alta velocità sulla dorsale adriatica, che al momento ne è sprovvista. Infine, il diritto allo studio. Famiglie e studenti si trovano sempre più oppressi dai costi per poter sostenere gli studi. Dunque il potenziamento del sistema delle borse di studio, per abbattere in maniera graduale i costi dei libri per i ragazzi delle scuole medie e superiori, fino ad arrivare alla gratuità per gli studenti delle scuole pubbliche in obbligo scolastico. Il Psi propone, per sostenere gli studenti universitari, di incentivare la riconversione di spazi in disuso di proprietà dello Stato tramite fondi vincolati affinché Comuni, Province e Regioni, possano trasformare questi edifici in studentati.