Spie e spioni? Se la politica si divide pure su questo…

di Nautlus

Se non sei spiato, non sei nessuno. Certo, è una delle battute paradossali che da qualche tempo circolano nel Palazzo, ma oramai la rete di spie in azione è talmente estesa che sta diventando più facile esser fuori che dentro le maglie degli spioni. Già tre vicende diverse e imponenti sono in corso e altre – ecco il punto – incombono. Siamo – sono – circondati. Perché nessuno, sinora, si era preoccupato di alzare muri invalicabili a protezione delle notizie più sensibili. Problema enorme. Certo, l’indagine di Milano fa già emergere profonde diversità di vedute nella magistratura. C’è una notevole distanza tra la lettura della vicenda tra la Procura e il Gip. Per la prima esiste un serio pericolo per la tenuta delle istituzioni e della democrazia, al punto da chiedere al giudice delle indagini preliminari il carcere per tredici indagati, sospettati di avere contatti con la mafia e i servizi segreti, persino di altri Paesi. Il Gip ha deciso per gli arresti domiciliari e solo per quattro indagati. In particolare il giudice valuta come di modica quantità la connessione con poteri criminali o con Stati esteri. Difficile, a caldo, capire chi veda meglio. La vigilanza del governo, almeno a parole, è stata subito stentorea e si promettono già provvedimenti di contrasto. L’opposizione, come si conviene in questi casi, ha chiesto alla Presidente del Consiglio di riferire in Parlamento e qualcuno ha chiesto una Commissione parlamentare d’inchiesta. Per ora siamo nell’ordinario compito di vigilanza che spetta alle opposizioni e c’è da sparare che in questo caso si evitino le invettive apocalittiche e si cerchino di mettere a fuoco le zone d’ombra e le eventuali inadempienze. Senza inutili criminalizzazioni. O cedimenti pseudo-umoristici. Del tipo: la destra spia la destra. Intendiamoci, tutto questo c’è. Ma il problema è un altro: se c’è una intera classe dirigente potenzialmente sotto ricatto, forze politiche responsabili hanno una sola strada: trovare le difese giuste. Per tutti. Poi si riprende la battaglia.

Ti potrebbero interessare