Servono le battaglie socialiste sui diritti per un’Italia più moderna

di Gennaro Mucciolo

Il tribunale di Padova decide che gli atti di nascita dei bimbi con “due mamme”, assistite e sostenute nell’iter di riconoscimento dall’associazione di avvocate per i diritti lgbti “Rete Lenford”, non si possono cancellare. Altri tribunali, come ad esempio la Corte d’Appello di Milano, hanno espresso parere opposto. Sta di fatto che ancora una volta, in assenza di una legge che disciplini un diritto, il Parlamento delega alla magistratura un’azione di cui la politica dovrebbe invece riappropriarsi. È evidente l’esigenza nel nostro Paese di fare finalmente chiarezza sui diritti, ben sapendo che si tratta di materia delicata e sensibile. La mia (e unica) militanza nel Partito Socialista si è incrociata, non con continuità, con il Partito Radicale, alfiere storico dei diritti civili, tenendo in alcuni anni in tasca le due tessere, come fu per altri militanti socialisti e radicali. Sulla legge 194 va messo in evidenza che deve rimanere alta la guardia da obiezioni di coscienza strumentali che portano sempre più a rendere inefficace la legge sull’aborto. Le azioni di socialisti e radicali sono state comuni anche in materia di diritti dei detenuti, campagne per le quali, assieme a tante associazioni, queste forze politiche chiedono da tempo riforme significative. Così come per le unioni civili tra persone dello stesso sesso, per le quali la gamma dei diritti non è ancora pienamente sovrapponibile a quella delle coppie eterosessuali; e sulla normativa che regola le quali ancora molto ci sarebbe da fare. A dimostrazione di quanto delicata sia la materia dei diritti, va segnalato che non sempre le indicazioni di partito sono pedissequamente accettate dai militanti, mossi magari da sensibilità diverse su temi complessi e che attengono molto alla sfera personale. È il caso del dibattito acceso che si è tenuto, anche nell’alveo della sinistra, sull’utero in affitto, perché nel contesto vi è la necessità di salvaguardare in primis la donna, che potrebbe essere spinta a questo impegno non da un sentimento di gratuità del dono, bensì dal bisogno, diventando merce; così come non si deve banalizzare questo passaggio così delicato rubricandolo ad un atto egoistico di una coppia. Il tema è stato oggetto di discussioni, anche serrate, all’interno del partito ma, come è ben noto, è nel dna dei socialisti la vivacità intellettuale. Da salvaguardare anche il diritto dei bambini: in qualsiasi modo essi siano venuti al mondo, hanno diritto all’istruzione, alla salute…ad avere opportunità ed a crescere felici. Resta nel limbo ancora anche lo Ius soli, provvedimento che assegnerebbe finalmente piena cittadinanza italiana a quei cittadini, figli di immigrati, nati nel nostro Paese che già sono italiani di fatto, condividendo con i nostri figli i percorso scolastico così come le passioni sportive o culturali. Qualche Regione comincia ad affrontare in proprio, rispetto alla competenza sanitaria delegata, anche la necessità di accompagnare le persone che vogliono affrontare un cambiamento di genere, nel loro percorso sia sanitario che psicologico, ed è bene che le spese per tali obiettivi vengano ricomprese tra quelle per i servizi erogati dal sistema sanitario nazionale. Quella dei diritti non è una questione che va considerata “di parte”. Uno Stato democratico e laico ha il dovere di salvaguardare i diritti di tutti, compresi i diritti delle minoranze e i diritti individuali. La politica non può più girarsi dell’altra parte. Il Parlamento sulla materia deve legiferare. Mente nel nostro Paese la discussione politica sui diritti è ancora in affanno, in altri (si pensi alla Francia) viene inserito il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza in Costituzione. Questo dei cugini transalpini è un esempio che dovremmo approfondire e fare nostro, con coraggio e lungimiranza; l’approvazione del provvedimento è avvenuto con una maggioranza trasversale lo scorso 4 marzo a Versailles, a Camere riunite, segnando per la Francia un momento storico. Lavoriamo perché momenti storici di questo tipo si possano verificare anche nel nostro Paese.

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