di Nautilus
Povera politica e poveri media: ridotti a rimpallarsi un selfie, scattato a qualche politico, casualmente ritratto con famigliari di boss. Nella primavera del 2024, mentre il mondo è minacciato dalla follia di capi ubriachi di imperialismo, dalle nostre parti troviamo il tempo di trastullarci con le foto “imbarazzanti” come quella del sindaco di Bari Antonio Decaro o di leader come Giorgia Meloni. Il caso di Bari si riassume in una sequenza: alla manifestazione contro le “manovre” della destra per sciogliere il Consiglio comunale, il Presidente della Regione Michele Emiliano, forse infastidito dal tributo popolare al sindaco, ha raccontato la storia di loro due in visita presso la sorella di un boss. Il sindaco ha seccamente smentito il ricordo del Governatore e subito dopo è apparsa su alcuni giornali di destra la foto del sindaco accanto a due signore, che risultano essere una delle sorelle del boss di Bari Vecchia Antonio Capriati e la figlia della donna. Di nuovo il sindaco ha dovuto correggere, raccontando di non aver chiesto aiuto: “Ho chiamato don Franco e abbiamo capito che sono due parenti del boss Capriati ma che non hanno nulla a che fare con il resto della famiglia”. Nelle stesse ore un quotidiano di sinistra pubblicava la foto, scattata nel 2017 all’allora leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni con Silvano Spada, del “clan” sinti, a quel tempo incensurato e successivamente condannato. Durante una passeggiata ad Ostia un ragazzo si era avvicinato ad una candidata di Fdi e a Meloni, chiedendo loro di fare una foto: insieme a lui c’è Silvano Spada. La foto fece scalpore e Meloni spiegò che è impossibile conoscere l’identità di tutti coloro che fanno foto con lei: “Avviso tutti quelli che vorranno fare una foto con me: portate con voi un documento di identità, così posso sapere il vostro cognome. E non dimenticate il casellario giudiziario”. Banale obiezione: cari politici, state attenti con chi fate foto. Ma se stai in mezzo alla gente, l’infortunio può capitare. Quel che conta è la sostanza: Decaro e Meloni, lo sanno e su quel terreno sembrano aver fatto sempre il proprio dovere.