Salvini fa il Robin Hood al contrario

di Giada Fazzalari

“Prima il Nord”: la Lega sembra aver rispolverato il vecchio motto dei suoi albori, una volta sbandierato con orgoglio, oggi sussurrato in modo subdolo, in nome dell’ambizione nazionale del partito che era nato per l’indipendenza della Padania, tentando in tempi recenti di espandere il proprio consenso anche nel Meridione. Quando ‘Repubblica’ ha riferito del taglio di 2,5 mld per definanziare alcuni progetti destinati al Sud per essere dirottati verso il completamento di opere al Nord – tra Piemonte, Lombardia e Veneto – Salvini sarà trasecolato. Mentre i fedelissimi del Sud leghista si affettavano a liquidare il caso come una “fake news della stampa di parte” – usando il bilancino, hanno parlato un parlamentare calabrese e uno siciliano – il Ministero delle Infrastrutture guidato proprio dal segretario della Lega, con una nota replicava alla notizia confermandola nella sostanza: “Nessuna delle opere immaginate nel Pnrr verrà cancellata. Al massimo saranno finanziate con altri fondi”: tradotto, di fatto si lancia la palla più in là (a quando? Non è dato sapere), facendo riferimento ad altri fondi (quanti e quali? Non si sa, di preciso), con la certezza però, che questi fondi, le regioni che scontano un isolamento infrastrutturale atavico e un divario con il Nord pauroso (per Pil pro capite, trasporto urbano, istruzione e sanità), non ne vedranno. Pochi esempi: sì a 1,1 mld per l’AV Verona-Padova, no alla velocizzazione della linea Lamezia Terme Catanzaro. Sì al terzo valico di Genova, no al completamento dell’anello ferroviario di Roma, proprio mentre la Capitale si prepara ad accogliere l’Expo. E non basterà spingere sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto per “coprirsi” con l’elettorato al meridione, sul quale Salvini lavora da tempo per attribuire al suo partito una supposta vocazione nazionale. Non basterà neanche che la Lega sovranista punti, in modo subdolo, a mettere da parte il razzismo Nord contro Sud per dedicarsi al potenziale lucrativo Nord-Sud contro lo straniero. Lo scippo dei fondi per il Sud è eclatante.  Il tutto mentre i rappresentanti del Mezzogiorno nella maggioranza non sembrano provare imbarazzo. E mentre le Regioni del Nord, che sono meno in difficoltà, vengono premiate a scapito del Sud, Salvini sembra essere un novello Robin Hood al contrario. Nessuna novità, il Sud si impoverisce e le diseguaglianze aumentano. Del resto, “prima il Nord”.

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