Maraio, i partiti formino classe dirigente

di Andrea Follini

Il Psi, ormai diversi mesi fa, ha pianificato un percorso di avvicinamento al Congresso nazionale, partendo dall’ascolto e del confronto con i territori. Ne sono nati una serie di attivi regionali ma anche due importanti conferenze nazionali, una tenutasi a Napoli ed una che ha visto chiamati a Milano lo scorso sabato i socialisti del nord Italia. “Sicurezza, Sviluppo, Riforme” i temi cardine dell’incontro proseguito per tutta la giornata e che ha visto una nutrita partecipazione. La mattinata si è aperta con la proiezione di un video dedicato a Bettino Craxi nel venticinquesimo della sua morte, alla visione del quale è seguita la prolusione di Lillo Magi proprio sulla figura dello scomparso leader socialista. Dopo i saluti del segretario metropolitano Massimo Delfino Parlato, del segretario regionale lombardo Lorenzo Cinquepalmi e la relazione del tesoriere Marco Strada, si è tornati sulla figura di Bettino, al quale è stata dedicata la tessera del partito di quest’anno, attraverso il primo panel della giornata, coordinato dal direttore di questo giornale Giada Fazzalari, che ha visto un toccante intervento di Bobo Craxi. Nei panel successivi ci si è addentrati in profondità nei temi della giornata, puntando diritti verso la fase delle proposte dopo delle brevi analisi. Guardando al sistema infrastrutturale nel nostro Paese e nel nord Italia in particolare, ne sono state evidenziate le cronicità storiche ma anche concrete proposte di attualizzazione, scandendo quelle che secondo i socialisti debbono essere le priorità, da avanzare in una organica proposta programmatica da offrire a tutta la comunità del centro sinistra: la realizzazione della Gronda a Genova, il completamento delle infrastrutture ferroviarie per incentivare la mobilità green di merci e persone, lo sblocco dei valichi tra Piemonte e Francia ora chiusi o in perenne manutenzione, sono alcune delle riflessioni emerse. L’impegno della sinistra per accrescere la sicurezza delle famiglie, in ogni sua declinazione, ci porta a pensare ad una rivisitazione dell’attuale legge sulla sicurezza urbana, per rendere maggiormente vivibili le nostre città, così come mantenere alta l’attenzione per la salvaguardia della sanità pubblica dopo anni di politiche a favore della sanità privata, secondo uno schema tanto caro alla destra. Riprendere come socialisti uno slancio rivoluzionario per l’affermazione dei diritti e far sentire la nostra voce sui temi sociali, è stato il metodo posto alla discussione. Il lavoro, sempre più precario, mal retribuito e spesso poco dignitoso e scarso di tutele; i diritti calpestati; le carceri, come luoghi dove la speranza non prova più asilo; la scuola pubblica, depredata di risorse orientate invece verso le istituzioni scolastiche non statali; il diritto alla casa; sono stati tra gli argomenti che hanno acceso la discussione nei panel che sono seguiti. La conferenza di Milano è stata anche l’occasione per un confronto con ospiti, in rappresentanza dei partiti del Centro sinistra, su quale assetto dare alla sinistra nel nostro Paese che, sicuramente, necessità di un rapido e sostanzioso tagliando, se vuole tornare ad essere luogo di elaborazione e discussione politica di governo e, soprattutto, se vuole tornare ad essere riferimento per quell’elettorato spesso non solo scontento, ma anche disinnamorato di una politica nella quale non trova più autorevoli e preparati esponenti. Gli interventi di Pierfrancesco Maiorino, Antonio Misiani, Bruno Tabacci, con i quali si è dialogato in tema di welfare, di riforme e di economia, di strumenti per una imprenditoria de-burocratizzata, in grado così di accrescere le proprie produttività e competitività, sono stati i focus di dialogo con questi ospiti. “Siamo partiti da Napoli qualche mese fa per arrivare a Milano oggi dopo aver ascoltato i gruppi dirigenti regionali – ha affermato nella sua relazione finale il segretario nazionale Enzo Maraio -. Bando alle divisioni del passato, proviamo a unire e a dare un contributo riformista al centrosinistra”. Ed ancora: “In tutta Europa la sinistra è socialdemocratica e si allea con i liberali, gli ambientalisti, i cattolici. In Italia è tempo di ripercorrere questa strada”. Maraio ha inoltre indicato come, dopo il consolidato rafforzamento al sud con l’ingresso di nuovi e meno nuovi militanti tra le fila del partito, oggi il Psi vuole maggiormente impegnarsi nelle regioni settentrionali del Paese, perché il socialismo anche a queste latitudini torni ad essere un approdo sicuro per quanti credono nella giustizia sociale e nella valorizzazione del merito”. Non è mancato, nella sua relazione, un passaggio sulla sicurezza, ricordando come questo sia un tema gestito ideologicamente dalla Lega, che la trasforma, con la sua narrazione, nell’idea della caccia all’immigrato o nell’instaurare nelle persone un sentimento di paura, senza invece lanciare proposte risolutive, ma senza dimenticare che questo tema, colpevolmente, è stato per troppo tempo sottovalutato dalla sinistra. “Quello della sicurezza delle città è un grande tema sociale e le vittime spesso sono i più deboli, coloro che vivono in situazioni di disagio sociale e nelle periferie – ha dichiarato il segretario-. Qui a Milano i cittadini non si sentono più sicuri, ormai siamo alle diecimila denunce annue tra furti, scippi e rapine. La sicurezza non dipende solo dai fenomeni migratori ma da mancate politiche di integrazione”. Con questa proficua giornata di confronto si sono chiusi gli appuntamenti di avvicinamento al Congresso Nazionale, che il Consiglio nazionale del Partito ha fissato di celebrare dal 21 al 23 marzo prossimi a Napoli: sarà l’occasione per rilanciare l’opzione riformista nel centro sinistra e nel Paese. “I Congressi – ha chiosato Maraio – sono rimasti l’unico strumento per consentire ai partiti di selezionare la propria classe dirigente. Uno strumento di vita democratica che il Psi, a differenza di altri, ha sempre rispettato”.

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