di Daniele Unfer
Le regionali sono delle elezioni particolari. Hanno un valore locale, perché spesso le alleanze sono diverse dal quelle nazionali, ma sono senza dubbio un termometro per misurare il gradimento dei singoli partiti e delle coalizioni. Nei mesi passati le elezioni in altre regioni hanno avuto esisti diversi. In questa tornata andranno al voto Umbria, Liguria ed Emilia-Romagna. Le elezioni regionali in Liguria si voteranno domenica 27 e lunedì 28 ottobre mentre in Emilia-Romagna ed in Umbria si voterà domenica 17 e lunedì 18 novembre prossimi. In Umbria i socialisti si presentano nella lista “Umbria futura”, costituita da Psi, Azione, Pri, +Europa e civici. Una lista nata per dare voce ad un’area riformista forte, a sostegno della candidata presidente Stefania Proietti. “Stefania Proietti – ha affermato Enzo Maraio, segretario del Psi nel corso della presentazione dei candidati – è l’unica candidata Presidente in grado di risollevare le sorti dell’Umbria. Negli ultimi anni tutti gli indicatori legati allo sviluppo regionale e all’assistenza alle persone hanno registrato segnali negativi. Sulla sanità si vincerà la sfida delle elezioni regionali: da un lato c’è chi preferisce e finanzia, dal governo regionale al nazionale, quella privata e dall’altro chi vuole alimentare una sanità pubblica e gratuita per tutti. Se dovesse vincere la Tesei, non meravigliamoci se in futuro al pronto soccorso ci chiederanno la carta di credito invece della tessera sanitaria. La coalizione che sostiene la Tesei – aggiunge Maraio – ha trovato il proprio punto di sintesi anche con Bandecchi: personalmente, mi vergognerei a condividere qualsiasi percorso con una persona che con disinvoltura sputa addosso ai suoi concittadini e tratta la sua candidatura per avere un posto di governo. La nostra lista rappresenta una vera novità e sarà la vera sorpresa che rafforzerà la candidatura autorevole di Stefania Proietti. Una lista che, come fatto in Emilia-Romagna, mette insieme anche in Umbria diverse sensibilità politiche, accomunando la tradizione socialista con quella liberale, repubblicana e civica. Stefania Proietti porterà a livello regionale la garanzia di affidabilità e competenza che ha dimostrato da sindaco di Assisi, per mandare a casa un governo regionale di centrodestra che ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza, costringendo la Regione Umbria a marcare negli ultimi anni passi indietro sui diritti sociali essenziali, dalla sanità, ai trasporti. La nostra lista – conclude Maraio – può contare su candidate e candidati socialisti autorevoli, rappresentativi di tutti i territori e le province umbre, specie le aree abbandonate dal governo Tesei”. I candidati socialisti nella lista “Umbria Futura” sono: Enzo Alleori, Luciano Bacchetta, Roberto Bertini, Giuseppe Chianella, Fatima Garouan, Loriana Grasselli, Caterina Lucangeli. “Una lista in cui aggreghiamo l’area riformista con Azione e + Europa, Partito Repubblicano ed esperienze civiche – sottolinea Silvano Rometti della segreteria del Partito –. Siamo soddisfatti per questa operazione, coerente con le indicazioni del Nazionale. Abbiamo conseguito l’obiettivo di aggregare qui in Umbria, l’area socialista regionale allargando l’area di riferimento anche con figure ancora non integrate nel Psi. Essendo una lista composita i candidati non sono tutti espressione del nostro Partito. Come Psi abbiamo in lista otto candidati molto rappresentativi tra cui l’ex sindaco di Città di Castello e l’ex presidente della provincia”. Rometti sottolinea in particolare il livello delle candidature femminili: “Tutte significative per radicamento e presenza sociale. Le priorità per nostra Regione sono principalmente due: sanità e trasporti. Il primo è un vero e proprio punto critico. In un momento storico di debolezza nazionale di tutto il comparto sanitario, qui da noi la situazione è ancora più difficile. Il settore ha perso drammaticamente qualità. La conseguenza è che, quando il pubblico non dà risposte, chi ha necessità si sposta verso la sanità privata. Chi può farlo ovviamente, chi non ha la possibilità, rinuncia alle cure. Il secondo punto è quello dei trasporti. Ormai la Regione – dice Rometti – è isolata: dopo anni di lavori e investimenti importati fatti negli anni passati, non c’è stata più nessuna risposta e avanzamento di nuove infrastrutture nonostante i fondi del Pnrr”. In sostanza, riassume Rometti “l’Umbria sta scivolando verso il basso. Tutti gli indicatori mostrano una regione che segna il passo: manca una idea di sviluppo anche per frenare l’uscita di tanti giovani che cercano di costruire un futuro fuori da qui. Insomma bisogna far ripartire la Regione”. In Emilia Romagna il candidato Presidente del centrosinistra è il sindaco di Ravenna Michele De Pascale, sostenuto da un largo schieramento tra cui il Psi. “Il progetto dei Riformisti per Emilia-Romagna Futura – spiega il segretario Regionale socialista Francesco Bragagni – vede un protagonismo importante del Psi regionale, che propone 14 candidati, 8 donne e 6 uomini, in tutte le province. Una squadra di candidati affidabili e competenti che unisce la professionalità e la competenza di amministratori locali alla vivacità di giovani laureati. Una alleanza politica che – spiega ancora Bragagni – si propone di andare oltre le elezioni regionali e unisce i migliori filoni del riformismo, dalla tradizione repubblicana ed azionista a quella laico-socialista, europeista e radicale. Il primo punto del programma è la sanità pubblica. Il modello emiliano-romagnolo è sicuramente uno dei migliori a livello nazionale, ma l’allungamento delle liste d’attesa, i pronto soccorso congestionati e la scarsità di personale medico-sanitario possono determinare gravi diseguaglianze sociali. Da non dimenticare il tema della tutela del territorio, purtroppo di grande attualità in questi giorni. I socialisti candidati nella lista Emilia-Romagna Futura – conclude – propongono soluzioni concrete a questi gravi problemi così come su trasporti, lavoro e giovani”. Da subito si è avvertito interesse e vivacità per questa lista. “Già dal momento della raccolta firme – ricorda il tesoriere del Psi e Segretario dell’area Metropolitana Marco Strada –. Sì, perché siamo stati gli unici ad avere avuto quest’obbligo. Una difficoltà in più che abbiamo superato brillantemente raccogliendo molte più firme di quelle necessarie. Insomma la risposta del territorio c’è. D’altronde nella nostra regione la richiesta di una presenza da parte della politica è forte: sanità e ambiente sono in cima alla lista”. Per la Liguria “la nostra posizione è chiara – spiega Giorgio Brero, segretario Regionale del Psi –. Siamo nel centrosinistra e appoggiamo Orlando. Abbiamo avuto un approccio a dir poco travagliato in un centrosinistra in difficoltà per i veti dei 5 Stelle. Dopo tutte le difficoltà iniziali, abbiamo candidato i nostri esponenti nelle liste del Presidente e in quelle di Azione con lo scopo di dare una mano al centrosinistra per vincere. I riformisti – aggiunge Brero – siamo noi e siamo nel centrosinistra. Ad Imperia abbiamo una candidata nella lista di Azione, Laura Amoretti. Due a Genova, Simona Ambrosino e Fabio Panariello nella Lista civica di Orlando e a Spezia il candidato socialista è Marco Traversone, attuale sindaco di Sesta Godano, sempre nella lista di Orlando”. Brero tiene particolarmente ad un tema: la sanità. “La Liguria – afferma – è la cenerentola d’Italia e La Spezia è la cenerentola della Liguria. Qui manca addirittura l’ospedale e i tempi di attesa sono lunghissimi. Questa è la sanità creata da Giovanni Toti in nove anni di governo”.