L’alternativa passa da Bologna

di Enzo Maraio

La festa dell’Avanti! è un appuntamento atteso del fine estate per il Psi. Un punto di partenza utile per programmare e progettare l’attività politica dei prossimi mesi, che si preannunciano intensi, a cominciare dalla Legge di bilancio, sulla quale ancora c’è solo nebbia all’orizzonte. Questo fine settimana a Bologna incontreremo tanti compagni di viaggio con i quali abbiamo intenzione di affrontare le prossime sfide: dalle regionali in Umbria, Liguria ed Emilia-Romagna, alla costruzione di un campo inclusivo, aperto, che sia in grado di presentarsi agli italiani come la vera alternativa a questo governo di destra. Tutti i partiti dell’area del centrosinistra “storico” concordano sulla necessità di partire dai programmi e dalle idee. Per questo penso che i cinque punti programmatici per l’alternativa proposti dalla segretaria del Pd, Elly Schlein, siano una concreta e credibile base di partenza. Condivisibili. Alla segretaria del PD, che ha l’arduo compito di costruire e tenere insieme la coalizione, va riconosciuto il merito di avere indicato un percorso nel quale i veti non trovano spazio, aprendo ad una nuova stagione di consensi per la compagine progressista e riformista. Per questo è necessario rivolgere lo sguardo non al passato ma decisamente al futuro. Prima che ai veti si pensi alle cose da fare, a partire da una visione strategica per lo sviluppo dell’Italia. Prima dei sondaggi si valorizzi l’apporto culturale, ideale e valoriale di ogni singolo alleato. Non ci sono ricette che possano essere riutilizzate all’occorrenza. Dal modello Napoli con Manfredi, passando per tanti altri esempi e fino ad arrivare al modello Sardegna con Todde, il centrosinistra vince quando non litiga, quando ha una proposta di governo chiara e candidati credibili. Queste sono tutte le condizioni da realizzare per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. Alcune ci sono già, altre vanno costruite, ma siamo sulla buona strada. La festa dell’Avanti! a Bologna sarà, non soltanto per noi, un momento fondamentale di questa costruzione: sarà una occasione di confronto dei socialisti italiani con gli alleati per illustrare i nostri punti di vista sulla sanità, sulle infrastrutture necessarie per la crescita del Paese, sul lavoro, la scuola, sulla politica internazionale. E sarà anche un punto di ripartenza per noi. Una tappa decisiva per chi crede che costruire l’alternativa sia possibile e che prioritario sia difendere l’Italia da chi oggi, al Governo, sta facendo di tutto per distruggerla.

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