di Giada Fazzalari
Una premessa: sulla legge di cittadinanza, il nostro Paese è in ritardo da tempo immemore. Nel confronto con l’Europa e con tutti i Paesi democratici. Il dibattito, animato da un mondo sempre più globalizzato e dalle ondate migratorie massicce degli ultimi anni, non è mai giunto ad alcun approdo. Non è mai troppo tardi, si dirà, vista l’urgenza di una riforma che si potrebbe chiudere in un paio di settimane (numeri alla mano). Ma l’inedito supporto di Forza Italia alla proposta Ius Scholae, il no della Lega e i distinguo di Fdi fanno pensare che di tutto si tratta, tranne che della volontà di mettere mano alle regole sulla cittadinanza per stranieri. Con lo Ius Scholae, grazie alla frequenza di cicli scolastici, i minori otterrebbero la cittadinanza anche se non sono nati in Italia. La sinistra vorrebbe, da sempre, lo Ius Soli e cioè il riconoscimento basato sul luogo di nascita, ma sullo Ius Scholae si sta costruendo un’unità solida. Il punto, però, è politico e va ana- lizzato guardando alla maggioranza. Forza Italia si vuole distinguere da Fdi e Lega e lo si vede da vari segnali, dall’autonomia differenziata, alle carceri e ora alla cittadinanza. Il segno, quindi, che è cominciato un logoramento nel governo. L’auspicio è che lo Ius Scholae non si utilizzi per inscenare un balletto tra le forze politiche, da usare come merce di scambio in vista di future rese dei conti. Il tema è delicato ed è bene che non sia strumentalizzato: quando la Costituzione afferma, all’articolo 3, che la Repubblica garantisce i diritti e rimuove gli ostacoli all’uguaglianza tra le persone, parla anche di milioni di persone che vivono, studiano e lavorano in Italia senza essere cittadini Italiani. Anche se vi sono migliaia di ragazzi che si sentono italiani perché nati e cresciuti nel nostro Paese, ma formalmente non lo sono e per questo motivo non possono partecipare pienamente alla vita sociale e in prospettiva anche politica ed economica. Certo, lo Ius Soli sarebbe certamente più inclusivo, lo Ius Scholae è più selettivo. Ma piuttosto che nulla, tanto vale iniziare. Quantomeno per abbattere il muro di ignoranza che si è eretto sin qui.