Il Psi a Ventotene per la Festa dell’Europa. Maraio, riaffermare i principi che hanno ispirato i padri fondatori

“Il nostro futuro. Un’Europa di pace, sociale, dei diritti, del lavoro” è il titolo di una delle agorà democratiche che si è svolta a Ventotene dove una delegazione di Psi, Pd e Art1 si sono recate per rendere omaggio con una corona di fiori alla lapide di Altiero Spinelli e alla mensa che Sandro Pertini gestiva per i confinati. Durante l’incontro si è riflettuto sui capisaldi dell’Europa
per la famiglia socialista europea. Sono intervenuti, tra gli altri, in presenza e in collegamento, il Sottosegretario agli Affari Europei Enzo Amendola, il segretario del Psi Enzo Maraio, il capodelegazione PD al Parlamento Europeo Brando Benifei, il coordinatore nazionale di
Articolo Uno Arturo Scotto, il coordinatore della segreteria del Psi, Luigi Iorio, il responsabile cultura di Art 1, Simone Oggionni, la deputata e responsabile Missione Giovani della segreteria PD Chiara Gribaudo, il Presidente di Nens Vincenzo Visco, la resposanbile Esteri del Psi, Pia Locatelli, la presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani Maria Pisani.
“La pandemia ci ha insegnato che bisogna prepararsi a difendere i cittadini dalle crisi future, a partire da quella energetica che è già in atto”. Sono le parole del Segretario del Psi Enzo Maraio, intervenendo all’Agorà democratica.
“Dietro il manifesto di Ventotene ci sono anche le idee di Turati che già nel 1896 nel suo primo discorso alla camera auspicava gli Stati Uniti d’Europa, tappa verso gli Stati Uniti del mondo. Su questi valori – ha aggiunto Maraio – oggi dobbiamo vincere la sfida di quest’anno che è spartiacque per definire il ruolo dell’Europa nel mondo e il modello economico di Europa che vogliamo costruire”. Maraio ha aggiunto: “questo importante giorno lo abbiamo trascorso a Ventotene, nei luoghi dove i padri fondatori, Colorni, Rossi e Spinelli, scrissero il manifesto sull’Europa unita. Come diceva Eugenio Colorni, “le tragedie del continente sono nate tutte dai nazionalismi e dagli egoismi dei singoli Stati sovrani”. Oggi come allora è necessario tenere alti i valori dell’Europa unita e solidale”

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