di Andrea Follini
Ci stiamo avviando a grandi passi verso l’appuntamento elettorale dell’8 e 9 giugno prossimi. Una tappa importante nel percorso di rilancio del partito socialista, attraverso anche queste elezioni europee che ci vedono tutti impegnati nella raccolta del consenso verso la lista Stati Uniti d’Europa, che insieme a +Europa, Italia Viva, Liberal Democratici ed altri soggetti politici del panorama riformista italiano, è stata costruita in questi mesi, grazie alla convergenza programmatica sull’idea di una Europa nuova, ancora più positivamente incisiva nella quotidianità dei cittadini, più attenta alle esigenze sociali ed ambientali, meno rigorosa e più inclusiva. La lista Stati Uniti d’Europa, le sue finalità, la novità che essa rappresenta nel panorama politico italiano ed il suo scopo, che guarda anche oltre l’appuntamento elettorale di giugno, sono state presentate lo scorso 20 aprile nel corso di una partecipata conferenza stampa a Roma, presenti i leader dei partiti che sostengono la lista ed i capolista individuati dalla coalizione; questi ultimi, uomini e donne che si candidano per sostenere gli interessi italiani in Europa, senza fingimenti e senza la presa in giro che sembra essere ormai così comune, di candidarsi al solo scopo di fare da traino al consenso verso il proprio partito, già certi poi di non mettere mai piedi a Bruxelles, rinunciando, in caso di elezione, al seggio europeo, rimanendo ancorati al Parlamento italiano. Nessuno insomma, nella lista degli Stati Uniti d’Europa, farà come Calenda o Meloni. E nemmeno come Schlein. Perché attorno alla lista che si è andata costruendo, non vi è una persona come protagonista, ma una serie di valori, che i simboli che ne compongono il logo ben rappresentano già di per sé stessi. Ecco che, con questi presupposti, per il Partito Socialista Italiano sarà, come ormai noto, il segretario nazionale Enzo Maraio a guidare la lista degli Stati Uniti d’Europa nel collegio meridionale, motivo di orgoglio per tutta la famiglia socialista italiana. Ma nei cinque collegi che costituiscono il bacino elettorale italiano, dal quale emergeranno i settantasei rappresentanti italiani al Parlamento europeo di Strasburgo, vi sono altre importanti candidature che caratterizzeranno la presenza socialista nella lista degli Stati Uniti d’Europa; donne e uomini che sono un riferimento politico nel territorio ove risiedono o lavorano, amministratori pubblici, dirigenti del partito, i cui nominativi sono stati presentati lo scorso martedì. Un quadro eterogeneo ma significativo della vivacità e della competenza socialista nel Paese. Tra questi Daria De Luca responsabile nazionale per l’innovazione culturale e componente del Consiglio e della Direzione nazionali del Psi nel collegio del Nord Ovest (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia). Con lei nel medesimo collegio Enrica Cattaneo, assessore a Novi Ligure. Per il collegio del Nord Est (Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna) correranno Francesco Bragagni, assessore del Comune di Rimini e segretario regionale del PSI Emilia-Romagna ed il veneziano Luigi Giordani, componente della Segreteria Nazionale Psi. Nel collegio dell’Italia centrale (Toscana, Umbria, Lazio, Marche) Tiziano Busca, riferimento del partito nella città di Pesaro e Giuseppina Bonaviri, medico psichiatra frusinate. Nel collegio del meridione d’Italia (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria) oltre al già richiamato segretario nazionale, sarà in lista la pugliese Giovanna Catacchio. Infine per il collegio insulare (Sicilia e Sardegna) Pietrina Putzolu avvocato sassarese, e Luca Ballatore, segretario provinciale del Psi a Ragusa. Queste elezioni europee diventano, per tutta la comunità socialista, un momento importantissimo di passaggio e di riscatto, che deve vedere l’impegno di ciascuna e ciascuna per il massimo risultato.