di Lorenzo Cinquepalmi
Europa non è una parola vuota. Non è un’espressione geografica. Non è nemmeno l’utopia di un’élite. Europa è una realtà culturale millenaria. La mancanza di una lingua comune, invocata da coloro che contrappongono gli Stati nazionali alla nazione europea per postulare l’artificiosità del progetto unitario, soccombe davanti al fatto che il tessuto culturale comune degli europei prevale largamente sulle inevitabili differenze. Del resto nella nostra Italia, agli albori del Risorgimento, la lingua comune era privilegio di una ristretta classe di cittadini, mentre il contadino della Val Seriana e il pastore del Gennargentu, avrebbero durato grande fatica a comprendersi. Eppure, per fede e gran parte dei costumi, nessuno, anche prima dell’Unità d’Italia, avrebbe negato che tutte queste persone erano italiane. Ecco perché, oggi, chi nega che tutti noi apparteniamo alla nazione europea, si pone fuori dalla realtà e dal tempo. Il Risorgimento europeo non sarà combattuto alla baionetta o sulle barricate, come quello italiano; lo dobbiamo realizzare noi, nelle coscienze prima ancora che nelle istituzioni, scavandolo negli animi in cui già è, bisognoso di essere pulito dalle incrostazioni nazionaliste e populiste. Questa è la missione di fondo di Stati Uniti d’Europa: il Risorgimento europeo. Se la nostra cultura comune nasce dalla fusione tra quelle greco-romana e barbarica, con la felice contaminazione degli israeliti europei, la nostra comune coscienza civile germoglia dalla parola d’ordine della Rivoluzione francese: Libertè, Egalitè, Fraternitè. Il nostro sistema di diritti, doveri, solidarietà e garanzie discende da lì. Agli europei bisogna far prendere coscienza di essere, e di voler essere, cittadini europei, protagonisti di un solo grande Stato, capace di crescere e così far crescere i suoi abitanti, generando ricchezza per cancellare la povertà, sviluppando forza per difendere la libertà, acquistando autorevolezza per diffondere benessere e libertà anche fuori dai suoi confini. Ecco perché, se Stati Uniti d’Europa è una lista di scopo, quello scopo non è solo il superamento del 4%. Il nostro scopo è, e sarà, insieme ai tanti che si sentono europei, il Risorgimento europeo.