Craxi, il coraggio di tagliare le retribuzioni per farle pesare di più

di Nautilus

Accadde 41 anni fa ma sembra un’altra era geologica. Il governo italiano era guidato da Bettino Craxi, l’inflazione a due cifre si mangiava le retribuzioni degli italiani e senza una cura drastica, chissà quanto sarebbe durata. Ma il 14 febbraio 1984, dopo aver cercato un accordo con le parti sociali, il rifiuto della Cgil indusse il presidente del Consiglio a passare all’azione. Il Consiglio dei ministri approvò un tipo di provvedimento che non aveva precedenti: vengono sforbiciati tre dei dodici punti di contingenza previsti per l’anno in corso. Detta in soldoni, il governo ha il coraggio di tagliare le retribuzioni degli italiani, facendo un investimento al buio: il probabile abbattimento dell’inflazione avrebbe dovuto portare al recupero del potere d’acquisto dei salari. In effetti anni dopo l’inflazione scenderà dal 16%, una quota sudamericana, sino al 4%. Ma quella sfida impopolare avrebbe avuto un ulteriore suggello, di carattere popolare: il Pci, trascinando una restia Cgil, scende in piazza con slogan minacciosi (“Bettino sei sulla buona pista, anche Benito era socialista”) e raccoglie le firme per un referendum abrogativo. Craxi dice che, se avesse prevalso il si, lui si sarebbe dimesso. Ma il no vince: grazie ad un’affluenza alta (il 78,8 per cento), oltre diciotto milioni di italiani votano no all’abrogazione. Nel 1987, quando il governo Craxi si dimette, i fondamentali dell’economia volgono tutti al bello; dalla recessione si è passati ad una crescita del 4 per cento, l’agenzia Standard and Poors, che verifica la tenuta delle finanze pubbliche, assegna all’Italia la tripla A: è la prima volta, ma anche l’ultima. Negli anni successivi, scommettendo sulla memoria corta degli italiani, si metterà in giro la storiella che il debito pubblico aumentò proprio negli anni di Craxi. I contemporanei ebbero una certezza diversa: sia gli elettori dei referendum, sia il Governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi, che promosse il governo nelle Considerazioni del 1987. Se di questi tempi ci capitasse di fare un sogno, nel quale immaginassimo un coraggio simile ai giorni nostri, ci risveglieremmo di soprassalto: era soltanto un sogno.

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