Avanti! L’anno che sta arrivando

di Lorenzo Cinquepalmi

Pensare socialista è il presupposto indispensabile per agire da socialista. Nei suoi 128 anni di vita, l’Avanti! è sempre stato, al tempo stesso, l’antenna che registra cambiamenti e bisogni della società, e il luogo di discussione in cui elaborare le idee dei socialisti rispetto all’evoluzione dei rapporti tra classi sociali e tra le stesse e i poteri, politici ed economici. L’Avanti! è l’organo del Partito (l’unico organo di partito in edicola) ma è, soprattutto, il giornale di tutti i socialisti, e non semplicemente il bollettino ufficiale del Psi. È il giornale del dibattito aperto e senza pregiudizi sulla lettura della contemporaneità e sul progetto di futuro. Soprattutto, oggi, è il giornale che promuove l’incontro tra forze diverse della società nella convinzione che una reale crescita della ricchezza abbia come presupposto indefettibile la sua distribuzione e non la sua concentrazione. Se siamo per natura, per tradizione e per fede i paladini degli ultimi, siamo del pari assolutamente convinti che le stesse classi benestanti, oggi, abbiano tutto l’interesse a veder ricadere sulle classi più impoverite una parte importante della ricchezza che il sistema economico produce, perché questa è la condizione attraverso la quale il loro benessere possa essere mantenuto ed esse stesse non siano inesorabilmente risucchiate verso il bisogno come già è accaduto alla classe media. Lo abbiamo scritto: è il tempo di riportare l’economia dalla finanza al lavoro, dal virtuale al reale, dagli gnomi immateriali, evanescenti e sfuggenti della globalizzazione, al sudore e al sangue del territorio, della produzione e, in una parola, del lavoro. Bisogna farlo insieme: lavoratori e imprese, proletariato e borghesia, in una dialettica non conflittuale in cui il progresso e la crescita siano gli scopi di un’azione coordinata e costruttiva, generosa e non prevenuta. In una parola: comune. Per questo ci impegniamo nell’analisi dei flussi di denaro che progressivamente impoveriscono un numero sempre crescente di persone e, da quel punto di partenza, nella teorizzazione di modelli economici della società che riportino i lavori, tutti i lavori, al centro della vita delle nostre contrade, delle nostre famiglie, delle nostre comunità. Nel primo numero di Natale dell’Avanti!, il primo numero in assoluto, tante generazioni fa, il 25 dicembre 1896, Leonida Bissolati tracciava un programma dei mesi e degli anni a venire, scrivendo “Questo giornale è stato di tutti e continua ad essere di tutti i progressisti.”. Attraverso mille bufere, siamo ancora qui, con lo stesso proponimento: essere il giornale di tutti i progressisti, guardando all’anno nuovo sulla suggestione di un verso che emozionò chi ha più di quarant’anni e che emoziona ancora oggi: l’anno che sta arrivando, tra un anno passerà. Noi ci stiamo preparando, ed è questa la novità.

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