di Enzo Maraio
Il 2024 è stato un anno ricco di avvenimenti, per alcuni versi complicato e per altri determinante per il futuro. Uno dei momenti più significativi, che condizionerà i prossimi mesi, è stato sicuramente la rielezione di Trump alla Casa Bianca. Il 2024 è stato un anno segnato dalle guerre; l’Unione europea, troppo poco incisiva, dovrebbe riprendere, anche grazie all’avvio della nuova Commissione, un ruolo focale nella gestione dei colloqui tra le parti, per portare ad una pace duratura, in Ucraina così come in Medio Oriente. L’uso del paventato aumento della spesa per la difesa venga utilizzata per avviare processi di cooperazione internazionale proprio in quei Paesi dove le economie sono soffocate dai regimi. Si apre un nuovo anno anche per noi socialisti, per il nostro partito. Il 2024 ha visto la riproposizione del nostro simbolo sulle schede elettorali, con la soddisfazione di vedere eletti consiglieri regionali in Sardegna come in Basilicata. Davanti abbiamo un anno nel quale sarà necessario lavorare per rafforzare la collaborazione delle forze del centro sinistra, anche in vista degli appuntamenti referendari ed elettorali che ci attendono; le regionali dell’autunno che chiameranno al voto gli oltre 17 milioni di cittadini di Veneto, Valle d’Aosta, Toscana, Marche, Campania e Puglia. Salvo qualche possibile colpo di scena a livello nazionale, a cominciare dai difficili rapporti interni tra i partiti di maggioranza, che potrebbe vederci tutti impegnati prima della fine dell’anno in elezioni anticipate. Da Napoli abbiamo cominciato un lavoro di analisi anche nel nostro Partito, che continuerà con l’appuntamento di Milano il prossimo 8 febbraio, e dai programmati attivi regionali che ci porteranno verso il congresso di primavera. Passando per il ricordo di Craxi, nel venticinquesimo dalla sua scomparsa: se per i cattolici questo sarà un anno giubilare, per noi socialisti sarà l’occasione per “rileggere” la storia, ma soprattutto, partendo da quella, uno sprone ad andare oltre, costruendo una fase nuova con gli occhi e le prerogative del presente e con l’obiettivo di tornare protagonisti del centrosinistra italiano. Per uscire dalla crisi, bisogna costruire il futuro. Buon anno socialista a tutti!