Un cantiere per la sinistra

di Enzo Maraio

Nella due giorni di Roma ancora una volta il nostro Partito ha mostrato l’entusiasmo che lo contraddistingue da sempre, confrontandosi con la forza delle idee. Guardare al futuro, forti dei valori conquistati con il sacrificio di donne e uomini, simboli di quel sentire socialista che è poi il sale delle nostre democrazie. Valori messi in discussione da una destra pericolosa che tenta di entrare in Europa per dissolverne l’esperienza e isolare gli Stati. Una formula che, come ha ricordato alla nostra convenzione di Roma Riccardo Magi citando François Mitterrand, porta alla guerra. Ecco, noi abbiamo la responsabilità di scongiurare tutto questo. E il dovere di lavorare per costruire la pace in Europa e nel Medio Oriente. Il dovere è di riequilibrare le diseguaglianze, di scongiurare il caos. È tempo di erigere un argine democratico dentro al quale i nostri valori possano costruire una società più giusta e più solidale. E farlo essendo capaci di guardare anche oltre il voto del 9 giugno. Un cantiere unitario che sia alimentato dalle esperienze di ognuno, che sia capace di leggere le necessità e tradurle in provvedimenti, che non si faccia scudo dell’austerità e che non abbandoni i più deboli. Perseguire il sogno di un’Europa unita è l’unica strada percorribile. Ecco, a Roma noi socialisti abbiamo lanciato un seme. Che è stato raccolto da un lato da Riccardo Magi, dall’altro da Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli e Bruno Tabacci. Insieme stiamo lavorando a un progetto politico in due tempi: un percorso che parte dalle elezioni europee e che proseguirà nel futuro perché diventi alternativa di governo. Per riuscirci al meglio è necessario che il partito di maggioranza relativa della coalizione di sinistra, il Pd, smetta i panni di un congresso perenne e si metta a lavorare per un’alternativa politica. Ovviamente, lo preciso: abbiamo auspicato per anni che ciò accadesse, ma da quando sono segretario del Psi si sono alternati tre segretari del Pd e tutti e tre hanno avuto una perfetta linearità di comportamento: l’assenza di una concreta azione volta a costruire una coalizione plurale e coesa. Risultato? si è perso tempo, fiducia nel Paese ed elezioni. C’è un’area a sinistra che non ha più intenzione di stare a guardare e prova ad organizzarsi per costruire l’alternativa. E siamo ormai già in cammino.

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