Toscana. Psi incontra Enrico Rossi, costruire subito a sinistra un’alleanza delle forze riformiste, laiche e socialiste

Una delegazione del PSI toscano,  composta da Angelo Zubbani, presidente della direzione regionale e dai vice segretari Silvia Colombo e Francesco Giorgi, ha incontrato il presidente della Regione Enrico Rossi per valutare, anche alla luce del quadro politico nazionale, le priorità dell’azione politico amministrativa dell’ultima parte della legislatura.

Il presidente Rossi e gli esponenti del PSI, che alle regionali del 2015 si è presentato in coalizione nel centro sinistra con la lista “Popolo Toscano” concordano con grande preoccupazione nel ritenere che le elezioni del 4 marzo scorso hanno consegnato il governo del paese ad una coalizione ispirata ad un populismo intriso di odio sociale caratteristico di una destra antidemocratica tenuta insieme da un accordo di potere basato su promesse inconciliabili e irrealizzabili

In un contesto in cui la politica degli annunci e lo scontro con il resto dell’Europa sui migranti è prevalente rispetto ai problemi reali dei cittadini, è necessario che le forze tradizionalmente progressiste, oltre ad interrogarsi sui motivi della sconfitta, trovino le energie e le idee necessarie per elaborare una proposta politica che vada oltre l’emergenza del momento portando il Paese verso una fase di crescita reale e di giustizia sociale.

In un momento così difficile, che vede il Partito Democratico in grande difficoltà nel comprendere i motivi delle sconfitte e su come rilanciarsi è necessario allargare subito  il campo del centro sinistra con un’alleanza ampia  che comprenda tutte le forse laiche, riformiste e socialiste della Regione e del Paese con un obiettivo chiaro: riprendendo e rendendo attuali i capisaldi del riformismo: dai diritti alla giustizia sociale, dal lavoro allo sviluppo, dai rapporti con l’Europa alla scuola, al diritto alla salute e a un ambiente sano.

La storia insegna che l’Italia è un Paese che, nei momenti più difficili, è capace di reagire mettendo in campo, con coraggio,  idee energie e progetti nuovi.

Per questo c’è bisogno di un soggetto che dia voce a quanti, nella politica e nella società civile, vogliono rappresentare positivamente le istanze di un paese che sente la necessità di cambiare e che non ritiene né adeguata né civile la risposta dei partiti e dei movimenti che oggi governano venendo meno agli impegni presi con quegli elettori che già oggi si sentono traditi da un governo che presenta connotazioni tipiche della destra che cavalca le ansie e le paure.

Già nei giorni successi al voto i socialisti, con il segretario Riccardo Nencini hanno sostenuto la necessità di riprendere il  dialogo fra tutte le forze del centro sinistra per attivare un percorso comune semplificando l’offerta politica dando vita ad una Costituente riformista e democratica che trasformi l’opposizione in un’alternativa credibile già in grado di scendere in campo per le elezioni europee ed amministrative del 2019.

È un percorso che può essere intrapreso anche sul livello regionale con la partecipazione degli amministratori delle città, del mondo dell’associazionismo, degli eletti nelle liste civiche con l’obiettivo di confrontarsi con la grande platea dei cittadini delusi dalla politica ma che possono essere coinvolti in un nuovo modello di partecipazione.

Il Presidente Rossi e i socialisti si impegnano a lavorare per dare concretezza a questo progetto politico per far emergere dal basso una cultura comune fatta di valori e di obiettivi concreti che potrà ispirare e sostenere, già in Toscana, l’azione amministrativa di fine legislatura portando idee e contributi preziosi sui principali temi di fine legislatura come il lavoro e le infrastrutture, l’ambiente e il ciclo dei rifiuti, la gestione pubblica della risorsa acqua, i temi di un’accoglienza sostenibile e condivisa, il miglioramento del servizio sanitario con interventi concreti per abbattere i tempi delle liste di attesa e per rafforzare i servizi territoriali.

Su questi obiettivi che indicano un percorso ispirato a scelte politiche chiare il presidente Rossi si è reso disponibile a partecipare ad incontri tematici su tutto il territorio toscano attivando un confronto al quale sono chiamate tutte le componenti sociali con una particolare attenzione al mondo dei giovani e della cultura.

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