Taglio parlamentari. Lebrino, la politica cede il passo al populismo. Bisogna avere visione

“La politica ha ceduto il passo a populismo e qualunquismo. Diminuire il numero dei parlamentari significa minare la rappresentanza territoriale in Parlamento e serve solo a tenere a bada un certo elettorato miope, poco informato e incapace di leggere le dinamiche dell’attualità politica”. E’ quanto afferma in una nota Gian Maria Lebrino, membro della direzione nazionale del Psi e responsabile Politiche Sociali del partito. Lebrino sottolinea: “Il risparmio economico che provverrebbe dal taglio del numero dei parlamentari è irrisorio e sopratutto la democrazia non deve essere in saldo. Viviamo l’epoca in cui ci si improvvisa politici e non avendo  idee, ne’ visione del futuro, si indicano delle riforme o delle pseudo soluzioni che, oltre a non essere utili al Paese, sono addirittura dannose. Il numero dell’attuale numero di parlamentari – ha aggiunto il dirigente socialista  – fu adottato quando l’Italia contava una popolazione di circa 40 milioni di abitanti. Ora siamo 60 milioni e lo scenario è cambiato notevolmente: intere zone del nostro Paese, soprattutto quelle che si trovano in una situazione di difficoltà, non possono permettersi di avere meno rappresentanti nelle istituzioni nazionali. Questa politica degli slogan e degli argomenti di pancia va combattuta e sopratutto – prosegue Lebrino – va ritrovato il buon senso e il coraggio delle scelte, anche quando esse sono impopolari. Ci si concentri piuttosto a trovare le soluzioni ai veri problemi e non si perda tempo quotidianamente a pensare a come affrontare le prossime elezioni.  I dirigenti dei partiti hanno il dovere di fare di più dell’attuale spicciola politica: devono ‘osare’ ed essere intraprendenti – aggiunge – altrimenti non abbandoneremo mai il pantano in cui ci ritroviamo.
Urge essere eretici e visionari. All’Italia serve un forte shock. In passato, nei momenti complessi, si è fatto. Ora tocca a noi”- ha concluso.

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