Quando Matteotti volle gli Stati Eniti d’Europa nel Programma

di Nautilus

Alcune delle idee più grandi, durature e giuste degli ultimi cento anni hanno avuto inizio dai socialisti. Quando non ne parlava nessuno, perché non sembrava neppure concepibile immaginare gli Stati Uniti d’Europa, i primi in Italia a porre la questione sono stati i socialisti. I socialisti riformisti. Furono loro, inseriti in una discussione internazionalista sui destini del mondo, che seppero raccogliere un’intuizione di Karl Kautsky, filosofo, pensatore socialista, direttore della Neue Zeit, la rivista della Spd, la socialdemocrazia tedesca. Kautsky ne scrisse nel 1911: parlando di Stati Uniti d’Europa come unico modo per evitare la catastrofe di un conflitto mondiale ed imporre il disarmo delle altre Nazioni. In Italia la riflessione venne raccolta da Filippo Turati e da Giuseppe Emanuele Modigliani, pugnace deputato livornese che fu poi difensore di parte civile nel processo farsa agli assassini di Matteotti. Negli anni Venti era stato proprio Modigliani ad ispirare Matteotti con argomenti che stupiscono per la loro freschezza. Nel 1916, in piena guerra mondiale, Modigliani aveva detto in Parla- mento: “Al termine del conflitto gli Stati europei tendano alla preparazione graduale di un aspetto confederale rispettoso delle autonomie nazionali, capace di dirimere i conflitti futuri, favorire l’evoluzione dell’Europa verso forme di maggiore giustizia sociale”, Giacomo Matteotti, che nel 1922 era diventato segretario del Psu, il partito di Turati, Modigliani e Treves, sostenne che gli Stati Uniti d’Europa avrebbero contrastato la “frammentazione nazionalista in infiniti, piccoli Stati turbolenti e rivali”. E nel 1923, quando Matteotti scrive un opuscolo da inviare ai dirigenti del partito, dal titolo “Direttive del Partito socialista unitario”, arriva a rilanciare l’idea wilsoniana di una Lega delle Nazioni e si spinge a prevedere la formazione degli Stati Uniti d’Europa. Siamo nel maggio del 1923, un secolo e un anno fa.

Ti potrebbero interessare