Scomparso Coppetti. Nencini, era un esempio. Uomo pieno di passione e anticonformismo viscerale

“Con i sui 104 anni, prima ancora che una storia, Mario incarnava un esempio; quella della dedizione alla propria comunità. Oggi perdiamo non solo un pezzo di ‘900, ma sopratutto un metodo, un modo di stare al mondo fatto di passione unita al ragionamento, capace di coniugare il rispetto istituzionale con un anticonformismo viscerale. Mario mancherà a ciascuno di noi”. E’ il ricordo che il segretario del PSI, Riccardo Nencini, fa di Mario Coppetti il partigiano, scultore, socialista e riformista scomparso nella sua città natale, Cremona, mentre lavorava alla sua ultima opera.  Nato nel 1913, Coppetti era stato esule a Parigi dal 1935 al 1940. Dopo la guerra ha insegnato al liceo fino al 1975. E’ stato vice sindaco e assessore del comune di Cremona ai Lavori pubblici e all’Urbanistica dal 1957 al 1969. Ha realizzato il monumento ai Caduti della Resistenza del cimitero di Cremona. E’ stato presidente dell’Anpi provinciale dal 1996 al 2006. Iscritto al Partito Socialista dal 1943 nel periodo della clandestinità, entra a far parte dell’esecutivo del partito dopo la Liberazione.

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