di Enzo Maraio
La presidenza Trump si affaccia in un momento particolarmente delicato per gli scenari internazionali e lo fa nel peggiore dei modi. La politica cede il passo ad interessi di parte. Con le mosse annunciate dal neo presidente degli Stati Uniti la democrazia rischia di essere sotto attacco perché il controllo degli interessi economici globali, insieme a una miriade di dati sensibili, vengono messi direttamente in mano ad un multimiliardario che ispira poca fiducia. Con la centralità di questo supermiliardario quella che è la più grande democrazia del mondo decide di smantellare i confini fra il potere esecutivo e quello economico. Un male. Una saldatura pericolosissima che tanto somiglia a quella in vigore in Paesi definiti, da noi occidentali, poco democratici. Il Pes, riunito a Bruxelles, ne ha discusso. Ma dovrà farlo ancora, perché questo conflitto di interessi, che va oltre ogni immaginazione, sarà il tema cruciale dei prossimi anni e dovrà coinvolgere ogni settore, a cominciare da quello delle telecomunicazioni. Per questo è necessario che l’Europa assuma maggiore responsabilità e consapevolezza nelle risposte necessarie in ogni campo. Per la sua comune difesa, nel comune interesse di una cooperazione convinta a livello europeo iniziando dalle risposte da dare alle nuove politiche americane sui dazi. Ovviamente, come Pes, abbiamo ribadito che gli investimenti sulla sicurezza e difesa non devono andare a scapito del pilastro europeo dei diritti sociali. È giunto il momento che le istituzioni europee, noi ci abbiamo creduto con ‘gli Stati Uniti d’Europa’, fra l’America di Trump e la Russia di Putin, inizino a far sentire la propria voce e ad avviare velocemente quelle riforme che ci consentano di agire immediatamente. In questo contesto è tutto da capire cosa abbia in testa il Governo Meloni che parla su tutto tranne che sulle scelte strategiche e dirimenti. Se Meloni dovesse essere attratta dall’idea di usare il suo rapporto personale per ottenere da Trump un trattamento di favore sui dazi, scavalcando i livelli di contrattazione europea, farebbe un duplice errore: romperebbe il già debole equilibrio europeo e farebbe allo stesso tempo il gioco americano, che da sempre ha lo scopo di indebolire l’Europa. La presidente del consiglio per ora tace. È lo stesso stile usato per il caso Almasri. Oltre ad essere complice di un criminale libico rischia di essere ricordata anche per aver affossato l’economia europea ed italiana. Ma l’Europa saprà rispondere: il muro umano di duecentomila persone che ha sfilato in Germania contro le interferenze di Musk e contro l’Afd deve diventare il sentimento che accomuna tutti e 27 i Paesi europei.