di Stefano Amoroso
Ora che l’autonomia differenziata è legge tutti ora si concentrano sui famosi Lep, ovvero i Livelli Essenziali delle Prestazioni, che vanno assicurati in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale, indipendentemente dal Pil e dalle capacità di spesa della Regione in cui si risiede. Nessuno, invece, a cominciare dai leghisti, sembra preoccuparsi di un problema enorme: la regolamentazione delle materie che verranno assegnate alle Regioni, ed i controlli. Perché è evidente che non ci può essere vera autonomia senza trasferire alle Regioni anche i controlli. Se il principio applicato sarà quello del “one stop shop” dell’Unione Europea, ovvero che i contenziosi tra privati e Stato verranno gestiti dall’autorità regolatoria della Regione in cui quei soggetti privati sono insediati, quanto dovranno spendere le Regioni autonome, per regolare e controllare efficacemente la corretta applicazione delle leggi? La preoccupazione riguarda soprattutto le Regioni più piccole e povere: prendiamo per esempio il Molise, la Basilicata e l’Umbria, tutte con meno di 1 milione di abitanti, tutte in via di spopolamento e tutte colpite da un grave declino economico. Davvero qualcuno pensa seriamente che potrebbero gestire in maniera efficace migliaia di contenziosi che riguardino le materie in via di devoluzione, come il commercio estero, la regolamentazione delle professioni, le casse rurali, casse di risparmio o banche regionali? C’è un precedente inquietante che dovrebbe farci riflettere: si tratta dell’Irlanda nell’ambito della protezione dei dati sensibili dei cittadini di tutta l’UE. Infatti, in Irlanda, Paese di meno di 5 milioni di abitanti, una percentuale irrisoria dei 470 milioni di cittadini di tutta l’UE, come tutti sanno, hanno messo la sede europea i grandi colossi del web, da Facebook (ora Meta) a Google, da Apple a Microsoft, e così via. I contenziosi sorti sull’applicazione dell’arcinoto regolamento europeo della protezione dei dati di privati ed aziende (GDPR), in tutto il territorio europeo, vengono così gestiti dal “Garante della Privay” celtico, che si chiama Dpc. Il problema è che la mole del contenzioso, circa 20 mila casi finora, è eccessiva per le dimensioni della Dpc, che dalla sua sede, in una modesta palazzina di Dublino, e con soli 250 dipendenti, è riuscita finora a decidere solo 37 casi. Avete letto bene: 37 casi risolti su 20 mila. Poiché il Molise e la Basilicata sono, in proporzione, il Lussemburgo e l’Irlanda dell’Italia, come si può pensare, cari leghisti e fautori dell’autonomia differenziata, che non saranno il punto di entrata di multinazionali, enti opachi, riciclatori di denaro sporco e malintenzionati provenienti da mezzo mondo? Basterà porre la propria sede legale italiana a Campobasso o Potenza, e poi da lì aprire sedi secondarie in tutta Italia, dalla Lombardia al Veneto, dall’Emilia Romagna al Lazio. Per poi gestire tutti i contenziosi comodamente presso la Regione dove si trova la sede principale. Beffando tutto il Paese. E non è tutto: come dimostra il caso irlandese, quando una multinazionale del peso di Google s’installa in un territorio piccolo, periferico e sostanzialmente povero, come era l’Irlanda fino a pochi anni fa, e paga lì le imposte, assume personale qualificato e muove l’economia, la politica ed i sindacati locali sono assai poco propensi (eufemismo) a lottare contro il proprio benefattore, per favorire le altre Regioni concorrenti. In altre parole, se ognuno gioca per sé, non si può biasimare chi cerca di fare legittimamente i propri interessi. Diranno, gl’innamorati della sgangherata normativa sull’autonomia differenziata, che nessun medico ha ordinato a tutte le Regioni di chiedere l’autonomia su tutte le materie possibili. Vero, però quest’affermazione non tiene conto di almeno tre fattori: in primo luogo, la tendenza alla megalomania di una buona parte della classe dirigente e politica in circolazione. In secondo luogo, le pressioni dei ceti produttivi locali, che non vorranno restare indietro nella competizione con le Regioni vicine. Ed infine, come dicevamo prima, la capacità di persuasione che possono esercitare potenti lobby e multinazionali che hanno disponibilità economiche superiori a quelle di molti Stati. Intelligenti pauca, dice un antico motto latino. Se una casa ha una sola porta d’ingresso, la si può facilmente sorvegliare e rendere sicura. Se, invece, le porte diventano 20 quante sono le Regioni italiane, ed ognuna funziona in maniera diversa, allora tenere a bada intrusi e malintenzionati diventa molto più difficile.