Il documento della Segreteria Nazionale del 14 Ottobre 2020

 

I risultati raggiunti dal PSI nelle recenti elezioni regionali e comunali sono da considerarsi nel complesso soddisfacenti. Il simbolo del Partito è stato presente in gran parte delle regioni e dei comuni ed ha conseguito un significativo numero di consensi e di eletti, contribuendo al risultato positivo della coalizione di centrosinistra.  Anche il contributo del PSI al risultato referendario è stato importante, favorendo tra l’altro un rilevante momento di collaborazione di tutto il mondo socialista disperso, attraverso l’apprezzabile lavoro del Comitato Socialista per il NO. Inizia ora una nuova fase di intenso lavoro politico, che conoscerà un fondamentale momento di verifica nelle prossime elezioni amministrative di primavera, alle quali il PSI parteciperà proponendo il proprio simbolo ovunque possibile, comunque favorendo liste di aggregazione di aree più ampie del riformismo italiano.

Il quadro di riferimento all’interno del quale si muove la nostra azione è molto chiaro e non è in discussione.

E’ intanto, a livello europeo e internazionale, la grande comunità socialista, all’interno della quale il PSI dovrà al più presto recuperare il ruolo importante che ha storicamente avuto. La Segreteria Nazionale è fortemente impegnata in questa direzione e a questo scopo chiederà il contributo massimo a tutti i dirigenti e militanti che hanno mostrato sensibilità e hanno vissuto in questi anni esperienze significative a livello internazionale.  La recrudescenza in molti Stati di una destra autoritaria e xenofoba, che ha dato e sta dando il peggio di sé nella gestione dell’emergenza Covid, richiede una risposta rigorosa e determinata, anche in termini di difesa dei diritti civili, che solo una rinnovata comunità internazionale dei socialisti e dei democratici può fornire. E’ un terreno nel quale il PSI ha detto e fatto molto, ed ha ancora tanto da dire e da fare.

Anche il quadro di riferimento nazionale è molto chiaro, il nostro alveo naturale è la coalizione di centrosinistra. Tutta, da Sinistra italiana al PD, da MDP ad Italia Viva, dai Verdi a Più Europa e fino alle esperienze civiche che continuano ad alimentarsi nei territori. Ad essa faremo riferimento, come facciamo da anni, ma nell’ambito di quel sistema di alleanze la stella polare, la via maestra, è quella dell’autonomia socialista e dell’aggregazione di una ampia area del riformismo italiano.

Si tratterà poi di definire fisionomia e contenuti della coalizione ed anche i suoi confini, compreso il rapporto con il Movimento Cinquestelle, che al momento può essere considerato, vista la sua storia e i suoi programmi, un partner di Governo ma non un interlocutore strategico della coalizione. Meglio stringere alleanze con altri soggetti politici quando saranno chiari i programmi da condividere, la legge elettorale, i confini delle intese, La priorità per il Psi è rafforzare il suo insediamento territoriale e politico portando avanti iniziative e battaglie, a cominciare da quelle storiche per la difesa della scuola e della sanità pubblica, per la tutela del mondo del lavoro, per la giustizia giusta, per la riforma fiscale, per i diritti civili e per la parità di genere.

Per quanto concerne la riforma elettorale, il PSI è favorevole ad una legge elettorale proporzionale con voto di preferenza e senza sbarramenti o, comunque, con una soglia non superiore a quella delle elezioni politiche, e cioè il 3%.

Sulla materia delle leggi elettorali la Segreteria avvierà un confronto con tutte le altre forze del centrosinistra nell’auspicio che il Partito Democratico, a differenza di quanto accaduto in passato, ascolti con attenzione le ragioni dei suoi alleati.

Sarebbe bene per il PD riflettere bene sull’esperienza siciliana, dove il famigerato sbarramento al 5% perfino nelle comunali, ha distrutto le forze della coalizione di centrosinistra, ma ha finito per distruggere anche il PD stesso. Ai temi enunciati daremo un’anima e una cornice durante i lavori di una conferenza programmatica ed organizzativa nazionale (che sarà preceduta da conferenze regionali), momento di riflessione collettiva per collocare il socialismo italiano in un campo nuovo ed al fine di ricomporre la sinistra italiana.

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