Si è riunita oggi, 13 agosto, a Roma, la segreteria nazionale del Psi, convocata per affrontare il tema della crisi di Governo. La segreteria nazionale ha approvato all’unanimità la relazione del Segretario Enzo Maraio.
“La situazione in Italia è estremamente complessa. Ci preoccupa la grave crisi che si è determinata a causa della implosione del Governo giallo verde, che abbiamo sempre considerato una accozzaglia innaturale di forze politiche che ha adottato – nel corso dei quattordici mesi di governo – provvedimenti in totale contrapposizione fra loro come, ad esempio di recente, il voto sulle mozioni relative alla realizzazione del Tav. Si è instillato un inaccettabile clima di odio, che ha fatto leva sulle paure e sul timore del nostro popolo, finendo per accentuare, invece che risolvere, tutte le questioni in campo, dall’economia allo sviluppo e mettendo l’Italia in ginocchio.
Oggi bisogna rispondere ai cambiamenti che si registrano nel Paese con un innovato approccio.
Essendo profondi sostenitori della repubblica parlamentare e rispettosi dell’assetto costituzionale e del ruolo degli organi di garanzia previsti, auspichiamo che in questi giorni si riesca a trovare una intesa su un governo duraturo, sostenuto da una nuova maggioranza parlamentare che duri fino alla scadenza naturale della legislatura, fondata su un programma realizzabile che rilanci prima di tutto l’economia, rimetta al centro dell’agenda politica il lavoro e modifichi la legge elettorale. Il Presidente Mattarella ha la nostra piena fiducia e rappresenta l’unica figura di garanzia per la soluzione della crisi.
Siamo invece del tutto contrari ad un governo fondato su accordicchi, di durata breve, perché rischierebbe soltanto di non essere compresa dal nostro elettorato e finirebbe per fortificare la forza elettorale di Salvini e quello dell’intero centrodestra.
In assenza di una maggioranza parlamentare disposta a sostenere un governo serio di lungo respiro, che metta nella sua agenda i temi del lavoro, dell’ambiente, delle infrastrutture, della giustizia, del welfare, dell’istruzione, per i socialisti bisogna andare subito al voto. Il centrosinistra non può rimandare lo scontro elettorale con Salvini, che va sconfitto con le elezioni.
Una sinistra che si autosconfigge prima del voto é troppo debole per fare paura.
Pertanto, il centrosinistra ha il dovere di costruire una alleanza che sia la più ampia possibile, che includa il mondo ecologista, liberale, democratico, progressista e civico, che si contrapponga ai nazional-populisti e alla visione dell’uomo solo al comando.
Bisogna ripartire dai temi, ricominciando a parlare con serietà al nostro elettorato di lavoro, di giustizia, ambiente, di scuola e di infrastrutture declinando le nostre proposte concrete e realizzabili, sulle quali impegnarsi. Sdoganiamo le nostre posizioni sull’immigrazione e sulla sicurezza sociale. Poniamo come questione fondamentale la lotta alle mafie che non sono più un problema ristretto ad alcune regioni ma oggi rischiano di innestare frizione sociale in tutto il paese. Riappropriamoci dei temi che erano di sinistra e che gli anti democratici hanno fatto propri facendo leva sulla paura del nostro popolo.
Il centrosinistra ha vinto soltanto quando si è trovata l’unità: dai comunisti ai monarchici, passando per i socialisti, gli ambientalisti, i cristiani e i liberali. Ha vinto con la coalizione di “Italia bene comune” e ancor prima con “L’Ulivo”. Abbandoniamo gli interessi di parte e costruiamo una alleanza democratica. Poniamoci l’obiettivo di fronteggiare l’intolleranza dilagante e di ripristinare lo stato di diritto. I socialisti sono pronti ad affrontare subito la competizione elettorale e sfidare il centrodestra su questi temi”