di Nautilus
Nei primi giorni sembrava un bombardamento: i Tg della Rai, e non solo quelli, aprivano le loro edizioni con gli ultimi sviluppi sull’omicidio di Garlasco. Quasi che stessero emergendo novità su uno dei grandi misteri di Stato. Una giustizia spettacolo immaginata per incoraggiare il voyeurismo? A distanza di molti giorni, resta intatto lo stupore per tutto il rilievo dato ad una vicenda come quella che si riferisce pur sempre ad una storia privata e tuttavia occorre riconoscere che una serie di elementi fanno di questa rivisitazione una occasione utile per tanti. Soprattutto per la politica, se volesse. Primo: a volte le istruttorie sono condotte con qualche superficialità di troppo e quando ci sono di mezzo le vite delle persone si resta sempre stupiti. Vedremo se nel caso Garlasco gli equivoci e le false piste siano stati indotti solamente da una tecnologia meno evoluta di quella successiva. Secondo: oramai abbiamo capito che in Italia spesso le istruttorie e le sentenze di primo grado seguono una loro logica, che talora risente del “fiato” mediatico, e vengono poi ribaltate nei gradi successivi di giudizio. Non è una consolazione per chi ci capita dentro, ma spesso c’è un giudice a Berlino. Terzo: dopo due assoluzioni non sarà il caso di inserire nei Codici l’obbligo di interrompere l’iter” senza ricorrere in Cassazione, ovviamente in assenza di rilevanti fatti nuovi? Oltretutto prima di arrivare a Berlino, ad un giudice più sereno e più lontano dai media c’è una fase del processo nella quale occorre ricordarsi delle parole di un grande giurista come Giovanni Conso, già presidente della Corte Costituzionale e Guardasigilli: “La giustizia di un Paese civile deve saper riconoscere gli ostacoli che ne condizionano il cammino” per scampare alla “condanna di un innocente, fatto senza dubbio ben più grave del proscioglimento di un possibile, o persino probabile, colpevole”. Perché la “pretesa di fare giustizia a ogni costo conduce alla pseudo giustizia dei regimi autoritari”. Di questi tempi di così barcollante democrazia un monito da non disperdere.