di Nautilus
Una sequenza mozzafiato. Anche chi detesta il gossip è restato sbalordito dalle “prodezze” di Andrea Giambruno, compagno di Giorgia Meloni e padre di Ginevra e d’altra parte le sue avances da galletto sono state giustamente stroncate. Diamo conto anche della reazione più cinica: ma così fan tutti…. Ecco, gli iper-realisti non mancano mai, ma in questo caso farebbero bene a tacere: quell’atteggiamento è comunque sbagliato, un atteggiamento di potere, di un maschilismo da archiviare per sempre. Da riservare alle barzellette. La rapidità e le parole usate da Meloni per il “divorzio” sono state generalmente apprezzate. Per gli argomenti, per lo schiaffo morale, per il rispetto che la reazione evoca. Aggiungiamo noi, perché nessuno ci ha fatto caso: quella reazione pubblica, dura e tempestiva è anche un monito perenne agli alleati di governo: a me non la fate. Tra le tante reazioni, una è apprezzabile. Quella di chi ha obiettato: certe cose non si fanno sulla pubblica piazza mediatica. In una situazione analoga c’è un solo leader del passato che avrebbero usato i social per annunciare la propria separazione? Un gesto mediatico, poco elegante. Ma che ci riporta alla radice di questa storia, all’errore fatale, imperdonabile della coppia. Un anno fa, quando il dirigente Mediaset si presenta a Giambruno, non certo un’”aquila” della tv, e gli propone la conduzione di una striscia quotidiana che si occupa anche di politica, lui – se fosse stato ben consigliato dalla compagna – avrebbe dovuto opporre una sola risposta: grazie, ma non posso. Troppi potenziali conflitti di interesse, uno macroscopico: sulla tv di un alleato di coalizione (allora Berlusconi era ancora vivo) è inconcepibile che un congiunto del Presidente del Consiglio possa dire e fare quel che crede. Magari tifare per la moglie. È esattamente quel che poi è accaduto, con una caduta di stile senza pari e comunque senza precedenti nella storia della Repubblica. Curiosamente, quando Giambruno ha fatto il tifo in tv, si è alzato qualche rimbrotto e nulla più. E lui ha continuato, a microfoni aperti e spenti. Fino a fare la frittata. Ma chi doveva togliergli le uova dalle mani ha un solo nome: Giorgia Meloni.