Entusiasmo e passione. La corsa dei socialisti verso l’Europa

di Luigi Iorio

Protagonismo, entusiasmo e grande passione, nel segno degli Stati Uniti d’Europa. Questi i sentimenti che abbiamo percepito in questa campagna elettorale per le elezioni europee, in modo particolare nel collegio meridionale. Un entusiasmo dovuto certamente in buona parte alla candidatura di capolista del nostro segretario nazionale Enzo Maraio, ma anche alla qualità della proposta politica della lista costruita con Emma Bonino, Matteo Renzi ed altri interlocutori, all’impegno degli altri candidati socialisti nella lista europea ed infine, ma non certo meno importante, alle numerose liste e ai tantissimi candidati socialisti impegnati nelle elezioni locali. Centinaia di incontri, sale e piazze piene di militanti e simpatizzanti in Campania, Puglia, Calabria, Abruzzo, Molise e Basilicata. Tanti giovani ma anche molti storici dirigenti socialisti, uno su tutti Claudio Signorile, con generosità stanno contribuendo ad un importante consenso elettorale che tutti auspichiamo per il nostro segretario nazionale. Le molte affollate manifestazioni, da Napoli a Cosenza, da Isernia a Potenza, Foggia, Bari, Taranto, Ostuni sono culminate in un autentico bagno di folla nell’evento conclusivo a Salerno, città nella quale Maraio ha portato avanti per anni e fin da giovanissimo la sua attività di militante politico e di amministratore. Tre sono stati i temi cardine che hanno suscitato particolare attenzione negli incontri con i cittadini del Mezzogiorno, oltre ai tanti declinati con precisione nel programma della lista Stati Uniti d’Europa. Il primo, la netta opposizione all’autonomia differenziata come prevista dal ddl Calderoli, provvedimento secondo il l’intero Paese sarebbe diviso, con conseguente aumento dei divari tra Nord e Sud e delle diseguaglianze sociali, totale disomegeneità sulle materie di rilevanza strategica come ambiente, energia e infrastrutture. La regionalizzazione della scuola, che minaccia di rendere diseguale il diritto allo studio, contrariamente a come sancito dalla Costituzione. Un disegno di legge che già all’art. 1 palesa un’antinomia reale e apparente, sancendo il “rispetto dell’unità nazionale” e di rimozione delle “discriminazioni e disparità di accesso ai servizi essenziali”, ma di fatto dichiarando la fine dell’unità nazionale attraverso una serie di intese con le Regioni che ne facciano richiesta, col trasferimento di competenze. Il secondo punto fondamentale, della nostra campagna elettorale, è la necessità di una difesa della sanità pubblica, che questo Governo continua a falcidiare, con conseguenze disastrose soprattutto nel Sud. La sanità pubblica assicura il soddisfacimento di un bene primario come è quello della salute. Il servizio sanitario nazionale, così come è stato costruito nel nostro Paese, in buona parte per merito dell’iniziativa dei socialisti, costituisce un livello di civiltà, che va assolutamente difeso e tutelato. Il centro destra, attraverso politiche improprie, attuate sia a livello centrale che locale, ha alterato pericolosamente i livelli di assistenza sanitaria, a vantaggio della sanità privata e a tutto detrimento dei malati. Gli esiti nefasti di queste politiche si sono manifestati con evidenza nel vero e proprio default della sanità lombarda in occasione degli eventi pandemici. Terzo, la giustizia un tema che da sempre è condiviso con il mondo radicale, con +Europa, Emma Bonino e Italia Viva di Renzi. Garantismo, riforma sul tema delle misure cautelari, miglioramento condizioni del sistema carceri, sono e saranno temi comuni. A partire dal manifesto di Ventotene, i socialisti hanno sempre creduto nel progetto di pace e modernità chiamato “Europa”. Filippo Turati, padre del riformismo, già nel 1896, nel suo primo discorso alla Camera, prospettava gli Stati Uniti d’Europa come tappa di mezzo per arrivare agli Stati Uniti del mondo. Ora non ci resta che attendere i risultati, convinti che le elezioni dell’8 e 9 giugno segneranno un momento di svolta per la storia del Partito Socialista, in Italia e in Europa. Avanti socialisti, in bocca al lupo a tutte le nostre candidate e candidati.

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