ELEZIONI: BUEMI: POCHI MAGISTRATI IN POLITICA E’ UN BENE, FACCIANO I MAGISTRATI

“Oggi sui giornali si richiama l’attenzione sul fatto che ci sono molti avvocati in lista alle politiche e pochissimi magistrati”, ha commentato il senatore Enrico Buemi, responsabile Giustizia del Psi. “Certamente, nelle legislature precedenti, i magistrati hanno fortemente condizionato le leggi e le linee politiche, anche se i risultati faticano a diventare positivi rispetto ai mali atavici della giustizia italiana. Le presenze di pochi magistrati oggi fanno pensare che nella categoria si sia aperta la giusta riflessione rispetto al fatto che sia meglio che i magistrati facciano solo e bene i magistrati e che si limitino, se lo ritengono, a dare buoni consigli alla politica e, come hanno rilevato il Csm e l’Anm, seppure con i distinguo che in tutti i settori ci sono, che quelli che decidono di inoltrarsi nei controversi territori della politica lo facciano lasciando alle spalle definitivamente la carriera di magistrato”, ha continuato Buemi. “Per quanto riguarda gli avvocati il loro contributo potrà essere molto utile per migliorare la pessima qualità delle leggi che hanno prodotto montagne di contenziosi nelle aule giudiziarie. Dico questo da cittadino imprenditore in prestito alla politica con tre legislature di sofferente e inascoltata presenza nelle commissioni Giustizia prima di Camera e poi di Senato – ha concluso Buemi, che è candidato capolista nel collegio plurinominale di Torino e provincia per la lista ‘Insieme’ e per la coalizione di centro-sinistra nel collegio uninominale di Moncalieri-Pinerolo al Senato.

Il Senatore Enrico Buemi è stato presentatore e relatore del Ddl “Disciplina della responsabilità civile dei magistrati”, divenuto Legge (n. 18/15 del 27 febbraio 2015, GU n. 52 del 4 marzo 2015) e presentatore del Ddl S. 1319 “Disposizioni per la prevenzione del conflitto di interessi dei titolari di cariche pubbliche” e di emendamenti in materia al Ddl S. 116 e connessi ” Disposizioni in materia di candidabilità, eleggibilità e ricollocamento dei magistrati in occasione di elezioni politiche e amministrative nonché di assunzione di incarichi di governo nazionale e negli enti territoriali”.

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