“Il campo largo è diventato un vicolo stretto ed è il tempo, a sinistra, di cambiare tutto”. Così il segretario del partito, Enzo Maraio, ha aperto i lavori, presso l’Istituto Don Bosco di Napoli, dell’appuntamento dei socialisti meridionali del Psi in vista degli Stati Generali del 22 e 23 luglio a Roma e delle elezioni europee del 2024.
Alla presenza dei segretari regionali Luigi Incarnato, della Regione Calabria e presidente del consiglio nazionale, Domenico Tanzarella della Puglia, Marcello Miniscalco del Molise, Giorgio D’ambrosio dell’Abruzzo, di Michele Tarantino della Campania, ed ancora di una delegazione lucana, di Luigi Iorio, coordinatore della segreteria nazionale, di consiglieri comunali e sindaci, si è discusso del lavoro preparatorio dell’appuntamento di fine Luglio e delle prossime sfide che da qui ad un anno i socialisti affronteranno: elezioni europee e regionali e con ogni probabilità anche il voto delle province.
“Il cosiddetto campo largo non ha funzionato ed è ora che lo si riconosca, se il centrosinistra non vuole essere destinato all’irrilevanza politica o alla marginalità nel Paese. Le sconfitte che il centrosinistra ha collezionato – dalla Lombardia, al Lazio, alla Sicilia, al Friuli Venezia Giulia, al Molise – ci consegnano la certezza che così non va” ha sottolineato il segretario indicando il percorso da intraprendere.
Negli interventi, oltre cinquanta durante la giornata, è stato unanime il desiderio di percorrere una via riformista tracciata dal Segretario Maraio durante la sua apertura, dimostrando una forte compattezza del gruppo dirigente del partito.
L’assemblea ha deciso di ripartire dai temi, dalla scuola alla sanità, della giustizia al lavoro.
Gli stati Generali saranno l’occasione, ed è quanto è emerso dai lavori, per declinare questi temi.
“Non saranno – hanno convenuto i partecipanti- un bilancio della nostalgia ma una proiezione nel futuro, un punto di partenza”.