di Enzo Maraio
Dopo l’Inghilterra anche in Francia un risultato straordinario. Il dato racconta che la destra si può battere e che è dovere della sinistra lavorare alla unità e ad alleanze ampie. E’ vero, i sistemi elettorali sono diversi, la politica interna altrettanto. Ma è comune la circostanza che non esiste una forza politica capace di intercettare, da sola, la volontà di un popolo. Compito delle classi dirigenti è dare rappresentanza alle diverse sensibilità e lavorare alle sintesi. Illuminanti le parole del leader socialista moderato di “Place publique”, Raphaël Glucksmann, all’indomani della sconfitta della destra di Le Pen in Francia: “… bisogna comportarsi da adulti, bisognerà dialogare”. L’auspicio è che sia il percorso da costruire anche in Italia, per una sinistra che deve recuperare equilibrio nella capacità di confronto, per tornare ad essere maggioranza ed offrire una proposta credibile di governo. La sinistra riformista, quella più identitaria, il mondo moderato e liberale hanno il dovere di convivere e strutturare programmi concreti: questione sociale, lotta alle disuguaglianze, redistribuzione della ricchezza partendo dalla sanità universale e gratuita, dalla scuola pubblica e dal connubio tra tutela del lavoro e competitività delle imprese. Oggi i socialisti si ritrovano a Napoli, capitale del mezzogiorno, per discutere della necessità di difendere l’Italia dai pericolosi provvedimenti assunti dal governo Meloni con il premierato e l’autonomia differenziata. Lì daremo una risposta alla nostra trentennale diaspora. Con le elezioni europee i socialisti hanno ottenuto un risultato significativo nei numeri e nella visibilità politica, unendo forze da troppo tempo disperse in diversi rivoli, così determinando le condizioni per una “contro diaspora” dei socialisti verso una ritrovata identità strategica ed organizzativa ed un riconoscimento di un ruolo politico e di autonomia nelle alleanze. L’iniziativa parte nel Sud e può estendersi in tutto il territorio nazionale, chiamando tutti quelli che si sentono partecipi di una comune coscienza socialista e riformista ad unirsi nel Psi. Il socialismo è stato decisivo nella costruzione della società democratica moderna, intransigente nei principi di eguaglianza e di pace. Oggi torna centrale, con una importante azione locale, con un capillare radicamento e straordinari risultati nei Comuni e negli enti territoriali.