VALVANO: SALVINI A MATERA IMPACCIATO E SCHIAVO DI MESSAGGI RIPETITIVI

 

“Le parole pronunciate di Matteo Salvini, capo del sovranismo italiano, a Matera, suscitano tenerezza e sono indicative della fase politica, non solo italiana, caratterizzata da un vuoto culturale estremo”. E’ quanto scrive in una nota il portavoce del Psi, Livio Valvano, commentando le parole di Matteo Salvini, in occasione dell’inaugurazione della sede provinciale della Lega a Matera. Valvano aggiunge: “critica il bonus vacanze, parla dell’apertura delle scuole, manda strali all’indirizzo del Governo reo di voler a tutti i costi mantenere uno stato di vigilanza sanitaria troppo elevato, straparla con la stessa superficialità con cui a febbraio si dimenava in un aeroporto sostenendo che bisognava aprire e non chiudere. Un gigante del consenso, impacciato, schiavo dei messaggi ripetitivi che cambiano di direzione a distanza di poche ore, con cui riesce ancora ad arrampicarsi nei grafici dei sondaggi, consapevole – attacca Valvano –  che la coalizione di centrodestra si tiene assieme per convenienza.
Non c’è mai un progetto di governo, una visione, un’idea di sviluppo – aggiunge il Portavoce del Psi –  c’è solo l’obiettivo di occupare l’istituzione, nel tentativo di costruire una ragnatela di scatole attraverso le quali controllare militarmente il Paese.
Una democrazia capace di governare dovrebbe essere in grado di selezionare una classe dirigente in grado di occuparsi delle future generazioni più che delle prossime elezioni. La parola magica è ‘lo statista’, figura indispensabile per una democrazia governante. Oggi – sottolinea Valvano –  viene premiato chi ha la capacità di sfruttare la potenza dei big data, in grado di catturare le emozioni giornaliere di milioni di persone, cioè chi ha la capacità di stare sull’onda delle emozioni dei cittadini. Dallo statista siamo passati al surfista.
A Salvini qualcuno dovrebbe spiegare che l’onda è una energia affascinante, molto potente, apparentemente incontrastabile, ma che alla fine si infrange sulla battigia, si disperde, scompare. Sin dall’inizio della sua azione sa bene che sarà sconfitto e con esso tutti coloro che lo hanno sostenuto; la sua sconfitta sarà tanto più sonora e a volte drammatica quanto più forte e potente sarà l’energia dell’onda che intende sfidare.
Spiaggiato il surfista tornerà in campo la politica, l’unica chance per costruire la società del futuro”

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