Ucraina. Maraio, chi non vota aumento spese militari fa giravolte incomprensibili, serve riforma istituzioni europee
“Chi oggi annuncia di non voler votare alcun provvedimento del Governo che va nella direzione dell’aumento delle spese militari, oltre a fare una incomprensibile giravolta su quanto votato in Parlamento fino a poche settimane fa, mette in discussione non solo l’esecutivo ma la credibilità di tutte le istituzioni italiane che hanno dichiarato – opposizione di Fdi compresa – la propria posizione filo atlantista ed europeista”. Lo ha dichiarato il segretario del Psi, Enzo Maraio, che ha aggiunto: “La guerra in Ucraina sta mettendo sul banco di prova l’Europa: è arrivato il momento di avviare una seria riforma delle istituzioni europee, che parta dalla revisione dei trattati e arrivi alla costituzione vera degli Stati Uniti d’Europa, così come immaginati da Turati, con una politica estera e di difesa comune. L’avvio della “Bussola Strategica” è un primo passo che va in questa direzione. L’aumento delle spese militari non è un atto a sostegno delle guerre né è contro la Russia, ma è una azione necessaria per costruire la difesa comune in Europa e soprattutto per organizzare un esercito di peacekeeping che garantisca diritti e libertà”