Torna il garofano nel simbolo. Maraio: Non è un’ operazione nostalgia ma valorizzare una storia che ha reso l’Italia più moderna

 

Il Psi cambia simbolo e torna al garofano. Il consiglio nazionale, che si è riunito ieri a Roma, ha votato per acclamazione per l’adozione dello storico garofano che richiama la tradizione iconografica del Psi. L’estate scorsa, in agosto, il segretario del partito, Enzo Maraio, aveva lanciato una consultazione on-line aperta a iscritti e non iscritti al Psi per scegliere il nuovo contrassegno elettorale, alla quale hanno partecipato oltre 10mila persone che hanno votato, nel 50,3% dei casi, per tornare al garofano. Ieri il parlamentino del Psi ha ratificato il risultato della consultazione on line. Il simbolo in vigore fino a ieri era stato adottato nel 2008. “Per noi è un momento storico. Il restyling del simbolo non è soltanto frutto di un’esigenza grafica nuova, ma politica”- ha detto il segretario del Psi Enzo Maraio. “Dobbiamo essere pronti alla sfida del nostro tempo e vogliamo rappresentare – ha aggiunto – un valore aggiunto per la sinistra italiana. Rispettare la tradizione, in cui ognuno può identificarsi, e fare un salto verso l’innovazione sono i nostri obiettivi. Il ritorno al garofano ri-stilizzato, non è un’operazione nostalgia ha specificato. Noi vogliamo richiamare la nostra storia, quella di chi ha contribuito a rendere questo Paese più libero, più civile e più moderno. E quella di chi come Craxi, a fine anni ’70 fece un salto di emancipazione adottando un simbolo che in tutto il mondo rappresenta il lavoro, i diritti, la libertà. Riscriviamo questa pagina rimettendo al centro la nostra identità e la nostra storia, con coraggio e senza esitazioni. Ripartiamo da qui – ha concluso – presentando liste autonome ovunque possibile, a cominciare dalle elezioni regionali dell’Emilia Romagna e Calabria”

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