“La vicenda della mozione di sfiducia al ministro bonafede, aldilà dell esito finale, ci restituisce un partito che sembra avere ritrovato l’ orgoglio di assumere posizioni senza condizionarle alle scelte di altri. La segreteria e il nostro parlamentare hanno nei rispettivi ruoli gestito bene il passaggio politico delicato. Ora si pone il problema di proseguire nell azione di rilancio del psi. Una strada che rimane irta di difficoltà, come dimostra il permanere di un sostanziale ostracismo dei mezzi di comunicazione rispetto alle nostre iniziative. Ma in questi anni aggravato anche da errori nostri che sarebbe sbagliato non riconoscere. L’eccessiva litigiosità interna, troppo spesso sfociata in miniscissioni, che hanno ridotto il nostro patrimonio elettorale e dato un’ immagine della comunità socialista spesso deleteria. Anche il nascondersi troppo spesso dietro altri simboli non ci ha aiutato a difendere e tutelare la nostra identità storica. Ora dobbiamo invertire la rotta. A partire dalla prossima tornata di elezioni regionali. Nelle quali, in assenza di sbarramenti proibitivi, dovremmo riutilizzare il simbolo del partito. A questo riguardo auspico che tanti dirigenti ci mettano la faccia. Troppa autoreferenzialità abbiamo nel nostro gruppo dirigente. Di compagni che da tempo hanno smarrito la strada del confronto diretto con l elettorato. Risultando leoni sui social e pecorelle smarrite nelle urne. Sul versante politico occorre lanciare da subito un appello al confronto con le forze che potenzialmente possono costituire la gamba riformista della coalizione. Mi riferisco a più Europa, a calenda, ai verdi e a Italia viva. Proseguendo il ragionamento con coloro che dimostreranno interesse ad aprire un nuovo cantiere politico. Se faremo queste cose credo che avremo l orgoglio di rappresentare quel garofano che abbiamo rimesso al suo posto. E possibile, in tanti oggi lo affermano, che l Italia del dopo coronavirus sarà profondamente diversa. I socialisti si facciano trovare pronti a questo nuovo appuntamento con la storia”. Così in una nota Nino Oddo, vice segretario nazionale Psi.