Riunione della Segreteria nazionale del PSI. L’emergenza sanitaria e l’emergenza sociale 

“Coordinare a livello centrale la gestione della sanità, evitando la regionalizzazione che nel conflitto tra Stato e Regioni ha creato confusione (generando una situazione in cui ci sono territori che vanno a velocità diversa) e investire massicciamente nella sanità, che è stata colta impreparata a causa dei tagli indiscriminati e ingiustificati degli ultimi anni. Sono le due  priorità che l’Italia dovrà affrontare non appena terminata l’emergenza”. Enzo Maraio, segretario del PSI, apre così la riunione della segreteria nazionale, convocata on line sulla piattaforma ‘zoom’, per fare il punto sull’emergenza sanitaria e avviare una riflessione sulle proposte per la ripartenza. Alla riunione era presente tutta la segreteria e sono intervenuti, tra gli altri, Riccardo Nencini, Ugo Intini, Pia Locatelli collegata da Bergamo, Lorenzo Cinquepalmi da Brescia, Mauro Del Bue, Boris Rapa, Livio Valvano, Oreste Pastorelli, Riccardo Mortandello, sindaco di Montegrotto Terme, comune del padovano, Fabio Natta, Rita Cinti Luciani, Vincenzo Iacovissi, Raimondo Ibba, Gigi Incatnato, Vincenzo Iacovissi, Luigi Iorio, Antonella Marciano, Claudio Altini ed altri.  “Il governo ha fatto i primi piccoli passi avanti con il “CuraItalia”, che non è esaustivo ma è un buon inizio”- ha aggiunto Maraio. “Noi socialisti abbiamo consegnato delle proposte, alcune delle quali sono state accolte in commissione, come quella sulla Rai e l’istruzione, sul sostegno alle piccole e medie imprese, alle partite Iva e i liberi professionisti e sugli incentivi ai b&b, alle strutture turistiche e al settore terziario messo in ginocchio dalla crisi sanitaria”. Maraio ha proseguito: “Molte persone non riescono poi neppure a fare la spesa: è la punta dell’iceberg di una situazione che sta devastando il Paese. Abbiamo avviato una raccolta firme su change.org, su proposta della federazione romana del Psi, perché i 400milioni previsti dal governo non sono sufficienti”- ha aggiunto il segretario. “Con questa proposta chiediamo di allargare il reddito di cittadinanza per renderlo ‘reddito di quarantena’, da rendere stabile, rivolto a chi non ha tutele e non ha introiti”.  “La polemica in questo momento non serve a nessuno: è il tempo di assumere solidarietà politica e unità nazionale”- ha sottolineato.
“L’Europa non si sta dimostrando all’altezza di questa sfida: gli Stati da soli sono più fragili e insicuri. Bisogna insistere – ha aggiunto –  per avere di più: maggiore liquidità e sospensione del patto di stabilità. Un concetto che ha trovato diritto di cittadinanza in una riunione che ho fatto on line con i leader dei partiti membri del Pse qualche giorno fa. Lavorare sulla stabilità della sanità e sulla messa in campo di Eurobond sono le due proposte uscite da quel meeting. L’Europa deve prendere esempio da Edi Rama, il premier socialista albanes che ha dato un segno straordinario di umanità e solidarietà al nostro Paese”.
Maraio, chiudendo la riunione della segreteria, ha aggiunto: “Siamo arrivati alla pandemia in una situazione economica già fragile, che ora si rivela drammatica. Il coronavirus ci consegnerà un’Italia più in difficoltà. Noi dobbiamo contare su un “dopo” in cui lo Stato faccia un intervento massivo per rialzarci: l’economia di mercato non basta più”. La riunione della segreteria nazionale, vista l’emergenza e il lockdown, si terrà ogni settimana di lunedì pomeriggio.

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