“Dopo i Tribunali civili, anche in sede penale cadono le accuse nei miei confronti relative ai fatti inerenti lo scioglimento del Consiglio Comunale di Cassano All’Ionio per presunte infiltrazioni mafiose. Oggi con una sentenza, il Giudice per le Udienze Preliminari del Tribunale di Castrovillari, dottor Lelio Festa, ha ristabilito la verità dei fatti e ha deliberato il non luogo a procedere per me e per gli altri indagati nel procedimento relativo alla “Pratica Maritato” perché il fatto non sussiste; Finalmente, arriva un ulteriore tassello che aiuta a ricostruire in maniera oggettiva ciò che è accaduto nel Comune di Cassano tra il 2016 e il 2017 e che conferma che ho subito, insieme alla città tutta, una gravissima ingiustizia”. Così in un post Gianni Papasso, sindaco socialista di Cassano allo Ionio che con un post su Facebook ha dato notizia del non luogo a procedere. Papasso prosegue: “La sentenza di oggi conferma a chiare lettere che ho sempre agito correttamente nell’amministrare la cosa pubblica, senza commettere errori o intraprendere azioni al di fuori del solco della legalità. Oggi, finalmente, vivo un’altra giornata di bellissima giustizia, che fa chiarezza su tante accuse infondate e su questioni che mi hanno profondamento turbato dal punto di vista personale.
Una giornata che, soprattutto, mette la parola fine ad una pagina drammatica per la Città di Cassano, per i miei amici, i miei collaboratori e tutta la mia famiglia. Sento doveroso ringraziare l’amico e grande professionista, l’avvocato Franz Caruso, insieme al suo collaboratore, mio figlio Gaetano, per l’eccellente lavoro fatto in mia difesa”
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