Lavoro. Nencini, necessario aumentare tutele del Jobs Act con stabilizzazione economica

“Trattare il lavoro come merce in svendita, su cui giocare al ribasso, significa aprire le porte ad una società della solitudine.Una deriva va corretta modificando la traiettoria perché se questo è il percorso che intraprendiamo non vedo un futuro particolarmente felice”. Lo ha affermato Riccardo Nencini ospite della trasmissione Mattino5.
“Da un lato vanno garantiti i diritti, particolarmente quelli delle donne che continuano ingiustificatamente ad essere discriminate sui salari a parità di prestazioni uguali e spesso maggiori degli uomini”, spiega Nencini.
“Dall’altro però non dobbiamo dimenticare che ci troviamo di fronte ad una società che sta mutando profondamente: penso, ad esempio, alle attività del commercio al minuto che stanno soffrendo particolarmente e che sono una parte importante della comunità soprattutto nei piccoli borghi. Dobbiamo sostenere queste comunità con misure come la cedolare secca per gli affitti e l’abbassamento della pressione fiscale. Solo così possiamo ricreare un futuro per la comunità di base preservando i diritti fondamentali a cominciare da quell del lavoro”. Parlando di lavoro Nencini ha spiegato che “questo governo con sue misure ha abrogato tutte le norme che riguardavano i co.co.pro. Le assunzioni ci sono state, il numero vero è 500mila contratti a tempo indeterminato e 600mila a tempo determinato. Quello che abbiamo fatto però non basta nel momento in cui la crescita economica comincia a stabilizzarsi come sta accadendo: a questo punto è necessario rivedere il Jobs Act perché le protezioni siano diverse e superiore rispetto a quella attuale”.

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