“La bellezza. Petit tour del Mugello Mediceo” di Riccardo Nencini. Presentato in anteprima a Roma

“La bellezza. Petit tour del Mugello Mediceo”  di Riccardo Nencini. Presentato in anteprima a Roma

“Un viaggio dell’anima in una terra dalla bellezza inquieta, ‘ballerina’, doppia, toscana e romagnola com’è”. Così lo storico e saggista Franco Cardini ha definito l’ultimo libro di Riccardo Nencini, La Bellezza, Petit Tour del Mugello mediceo (pubblicato dalla casa editrice toscana Polistampa, pp. 312, euro 22), è stato presentato oggi in anteprima al Centro Studi Americani di Roma.

Alla presentazione dell’ultima opera di Nencini, interamente dedicata alla sua terra d’origine, oltre all’autore sono intervenuti Paolo Messa, direttore del Centro Studi Americani e Massimo Miglio, presidente dell’Istituto Storico Italiano per il Medioevo. L’incontro è stato moderato da Pierfrancesco De Robertis, editorialista del QN-La Nazione.

“Una ricerca storica, scritta con il taglio e la passione dello storico e del giornalista” ha detto De Robertis introducendo il dibattito. Per Miglio “Nencini è riuscito a tessere un racconto che opera un rimando continuo tra storia e leggenda che solo chi è in grado di maneggiare le fonti storiche è capace di fare: i percorsi indicati da Nencini si attraversano nella convinzione che non esista teatro più vero della storia”

Nencini ha ricordato Oriana Fallaci che, staffetta partigiana a 14 anni, percorreva il tratto di strada tra Monte Giovi e Pontevecchio nascondendo bombe ad ananas nella cesta dell’insalata destinate ai partigiani.

Riccardo Nencini, senatore e già viceministro dei Trasporti, è un autore prolifico; la sua produzione include due importanti bestseller proprio su Oriana Fallaci, amica e ‘madrina letteraria’. Da sempre uno storico attento alle vicende toscane del Medioevo e del Rinascimento, lo scorso anno ha pubblicato il saggio “Il Magnifico Ribelle”, dedicato alla figura di Giotto. Con “La Bellezza” dai luoghi giotteschi l’obiettivo si allarga all’intero Mugello, che Nencini percorre con lo spirito del viaggiatore, osserva con l’acutezza dello storico e ci ripropone con la penna del narratore navigato.

Nencini parla del Mugello descrivendo i comuni arrampicati agli Appennini o distesi lungo il corso della Sieve, tra montagne viola d’inverno e prati gialli di ginestre d’estate. La terra dei Medici, la terra attraversata dai  viaggiatori del Grand Tour, inglesi soprattutto, innamorati persi di Firenze.
Firenze, dall’alto di una bellezza spaventevole, ha tramortito tutti i suoi vicini, nascondendo ai turisti la possibilità di scoprire il bello oltre i suoi confini. Eppure, finalmente, qualcosa comincia a muoversi. Agriturismi, trekking, enogastronomia di qualità, desiderio di avventura in una natura incontaminata punteggiata di opere d’arte superlative fanno del Mugello una calamita naturale. Il libro di Riccardo Nencini non è soltanto una guida. È una dichiarazione d’amore. Un ‘petit tour’ nel Mugello Mediceo che rivela storie inedite, sorprendenti, scopre l’arte dove meno te l’aspetti, ti mette a tavola con prodotti tipici, bio, si dimena lungo strade scolpite dagli etruschi e dai romani, giù dai passi – cinque per la precisione: Futa, Giogo, Colla, Muraglione, Consuma – a rotta di collo. Attraversando le pagine del libro ci si può imbattere in Garibaldi, poi negli arcigni Ubaldini, quindi in una gentildonna che crebbe due papi, infine in briganti e contrabbandieri e nella migliore schiacciata che divori con gli occhi. Nessuno ne aveva mai parlato. Lontano dai torpedoni che scaricano i turisti di fronte agli outlet, lontano dalle rotte tradizionali, in bicicletta.

 

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