Avvocatura. Iorio, si è scelto di non decidere. Servono soluzioni, giovani praticanti aspettano risposte

“Dalla lettura attenta della “Relazione sull’amministrazione della Giustizia per l’anno 2020”, emerge la conferma che si è scelto di non decidere  in merito all’esame da Avvocato. Il Ministro Bonafede ha indicato solamente le date di esame, senza dare risposte precise su come si intenda procedere in sicurezza alla svolgimento delle prove”. Lo ha dichiarato il coordinatore della segreteria del Psi, Luigi Iorio, che  attacca: “al momento non è dato sapere quali misure di sicurezza saranno previste al fine di tutelare il diritto alla salute dei giovani aspiranti avvocati  e soprattutto – fa notare Iorio – non ci sono informazioni precise sulle modalità con le quali si svolgeranno le prove.  Una decisione di buon senso, per garantire tempi più brevi e limitare al massimo i contatti ravvicinati, va presa. E va presa molto rapidamente.  Come socialisti crediamo che si possano percorrere due strade: una sola prova scritta (a scelta, o atto o parere) da svolgersi a fine maggio, anche delocalizzando le sedi laddove possibile, per poi svolgere le prove orali a settembre, orientamento sin da subito proposto dall’AIGA (associazione italiana giovani avvocati). La seconda possibilità potrebbe essere quella di far svolgere soltanto una prova, scritta o orale”. Per Iorio, “serve coraggio, serve una soluzione immediata: migliaia di giovani praticanti avvocati che con sacrificio aspettano di entrare nel mondo dell’avvocatura dalla porta principale hanno bisogno di risposte.  E’ un loro diritto”

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