“Il fatto che dalla Open Arms si ponga il problema di Catania, e indirettamente dell’Italia, come porto non sicuro, al di là della consistenza o meno di questa accusa, mette in luce il problema della credibilità generale del nostro Paese, perché se qualcuno ritiene di poter lanciare tale accusa è evidente che stia maturando un senso comune favorevole a valutazioni di questo tipo”. Così in una nota Enrico Buemi, Responsabile giustizia del Psi e Senatore nella XVII Legislatura. “Io non so se la situazione è quella descritta dagli accusatori di Open Arms ma è certo che le continue ingerenze di Salvini in campi che non gli competono e il clima genarle del Paese nei confronti delle Ong possono giustificare la preoccupazione di Open Arms”, ha continuato Buemi. Inoltre, il fatto che la nave si stia dirigendo in Spagna fa ritenere che in Italia l’informazione sulla vicenda possa essere alterata da ingerenze e da comunicazioni mediatiche non rispondenti alla realtà dei fatti”, ha spiegato Buemi. “D’altra parte le smentite sia della Guardia costiera libica che del Ministero degli interni italiano, nonché della giornalista tedesca a bordo dell’imbarcazione della Guardia costiera libica, contrastano con la realtà dei fatti, in quanto l’asserzione che tutti i naufraghi erano stati salvati – e si è poi proceduto all’affondamento dell’imbarcazione – non spiega la presenza dei due corpi della donna e del bambino e della naufraga superstite salvata dalla Ong”, ha commentato Buemi. “Il clima che a tutti i costi Salvini vuole affermare nell’opinione pubblica italiana e cioè il fatto che ci troviamo di fronte a invasioni epocali e che solo un atteggiamento duro e intransigente può salvare l’Italia da un’invasione, che i numeri dicono oggi inesistente, deve portarci come Paese e portare il Governo alla riconsiderazione di una linea politica suicida dal punto di vista della credibilità dell’Italia come paese civile – ha concluso Buemi – che privilegia in primo luogo i diritti fondamentali degli esseri umani, al di là delle volontà del Ministro degli interni che vengono poi smentite da fatti come questo
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