Prima uscita della lista “Morelli x Del Bono”, ieri sera, ad una manifestazione dedicata al tema del Welfare Municipale e della sfida per Brescia verso il 2030. Roberta Morelli, assessore alla scuola del comune e capolista per le prossime elezioni del dieci giugno, accogliendo i convenuti ha parlato della “necessità di raccogliere e vincere le sfide che ci attendono ed in particolare quella di operare per un giusto riequilibrio sociale mediante il sostegno ai più disagiati”. L’incontro, al quale hanno partecipato il prof. Luciano Pilotti, ordinario di Economia Aziendale alla Statale di Milano e il prof. Saverio Regasto, professore ordinario di Diritto Pubblico alla Statale di Brescia, è stato aperto e condotto dal segretario del PSI bresciano e lombardo, Lorenzo Cinquepalmi che, nella sua introduzione ha evidenziato come in Italia, dagli ultimi dati, l’ 80% della popolazione disponga di meno del 30% della ricchezza a fronte di un 20% che controlla il rimanente 70%. Da qui la necessità, per una amministrazione comunale al passo con le esigenze dei cittadini, di operare mediante operazioni modellate su quel welfare municipale che in Italia contraddistinse già dai primi del Novecento l’azione delle amministrazioni a guida socialista. “A questo proposito” ha ricordato Cinquepalmi “ una delegazione di rappresentanti della lista è stata ricevuta dal candidato sindaco Del Bono per assicurargli un pieno sostegno vincolato però all’impegno di effettuare interventi significativi nella logica del soccorso alle fasce più deboli della cittadinanza iniziando da un forte intervento economico, si parla di duecento milioni di euro, da avviare già nel primo anno di consigliatura”. Sia Regasto che Pilotti, da prospettive diverse, hanno appuntato come le diseguaglianze socio economiche siano da un lato la “Patologia del capitalismo del terzo millennio” (Pilotti) e il “risultato di una fallimentare politica redistributiva” (Regasto) e vadano sanate in osservanza di quanto, fra l’altro, prevede l’articolo tre, comma secondo, della nostra Costituzione. Pensare e operare per una città diversa, quindi, partendo dai più deboli. Una nuova politica per la casa, per esempio, con forti investimenti per mettere a disposizione dei cittadini abitazioni con affitti decisamente più bassi di quelli del mercato, ma anche accesso ai servizi e beni primari a costi accessibili e gratuitamente per chi abbia un reddito troppo basso. Interventi nelle scuole perché vengano messe in sicurezza, ma anche attenzione alla scuola come laboratorio di formazione sociale oltre che culturale …. Una forte manovra economica, quindi, che cambi il volto di Brescia nei prossimi anni è quella auspicata dalla lista che indica anche il modo attraverso il quale riversare sulla città questi investimenti. Come lo stesso Regasto ha riconosciuto nel suo intervento non si può dire che A2A sia una “municipalizzata sul modello dell’ASM che ha reso famosa Brescia: è piuttosto una società per azioni che opera sul mercato al pari di tutte le altre grandi compagnie, semplicemente in cerca di un profitto”. Ed allora perché non uscire da A2A, sostiene Cinquepalmi “nella quale il Comune di Brescia ha immobilizzato 1.250.000.000 di euro che quest’anno hanno reso al Comune solo 45 milioni di euro (circa il 3%) ed investirli in azioni di mercato il profitto delle quali sia però una maggior giustizia sociale ed una efficace redistribuzione delle opportunità? Già, perchè no? Oggi, intanto, alle 18 presso l’enoteca Vino e Trino in piazzetta Bruno Boni la lista presenterà i propri candidati alla città ed alla stampa .
Medio Oriente dolore senza fine
di Giada Fazzalari n un anno a Gaza sono stati uccisi quasi 50 mila civili,