Italiani all’estero, Assemblea CGIE. Scimmi, Italia benefici delle competenze e professionalità nel mondo

Con l’incontro dedicato a “Il lavoro e la mobilità” si è aperta questa mattina alla Camera dei deputati la giornata del Cgie in Parlamento. Questo pomeriggio infatti una delegazione dei consiglieri è ospite al Senato per parlare della riforma della rappresentanza degli italiani all’estero, prima dell’apertura domani in Farnesina della Plenaria vera e propria.Oggi intanto ha fatto gli onori di casa in Parlamento il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti.Sono stati presentati oggi i dati di due distinte ricerche: quella comparativa tra dati Istat e Aire e i dati ufficiali dei principali Paesi di emigrazione degli italiani e quella commissionata all’Istituto Ispo dai patronati aderenti al Cepa (Acli, Inas, Inca, Ital). “Alla luce dei dati sull’emigrazione italiana –  ha commentato il coordinatore del PSI per gli italiani all’estero  Leonardo Scimmi – occorre oggi accompagnare il mondo dell’emigrazione in tutto il ciclo del percorso, dalla partenza all’insediamento all’eventuale ritorno, per riportare in Italia o in Europa le competenze e le skills acquisite all’estero tramite lavori che spesso sono di alta professionalità. Deve essere creato uno scambio tra chi esce e chi entra dal Paese cosi’ che l’emigrazione assuma un carattere positivo e non sia semplice ed a volte faticoso distacco dalla propria terra e famiglia”- ha proseguito Scimmi. “Inoltre l’Italia deve beneficiare dei tanti italiani nel mondo che sono ambasciatori di competenze, di know how e di capacità professionali ed artistiche, capaci di veicolare il messaggio di bellezza  italiano nel mondo intero, per cui occorre creare network stabili e proficui in tal senso, anche istituzionali. Da ultimo anche il progetto di Milano capitale della finanza europea assume un rilievo nel quadro del rientro dei cosiddetti ‘cervelli’, quale polo di attrazione per una comunità iper qualificata che potrebbe essere molto utile a Milano ed all’Italia. Occorre – continua Scimmi – un coordinamento tra tutte le istituzioni governative ed il mondo dell’associazionismo e patronale all’estero, un ufficio e data base dei Curricula capace di monitorare competenze e percorsi, serve poi capire in primis e comunicare poi che la risorsa umana, qualificata, plurilingue, culturalmente aperta, é una risorsa ineguagliabile per il nostro paese e per il futuro dell’Europa. Un buon lavoro al CGIE ed ai compagni Sen. Longo ed Enrico Musella”- ha concluso.

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