“L’incontro di oggi fissa un passaggio chiave nel percorso che abbiamo intrapreso in questi anni per rilanciare le infrastrutture toscane. 960 milioni milioni sulla E78, 51 milioni per il tratto aretino della E45, e ulteriori finanziamenti per la Diga di Montedoglio; si tratta di investimenti che non si vedevano da molti anni”. Lo ha detto il vice ministro uscente delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, nel corso di un incontro tenutosi stamane al Castello di Sorci dove si è discusso degli interventi messi in cantiere da Nencini che riguardano, in particolare, il sistema delle infrastrutture valtiberine. La realizzazione della E78 – Fano Grosseto, ormai nella sua fase conclusiva (Anas sta lavorando al progetto di fattibilità con i comuni della Valtiberina tosco-umbra e si sta profilando un accordo), la riqualificazione della E45 e la stabilizzazione e messa in sicurezza dell’invaso di Montedoglio: “sono interventi pensati nel quadro di una strategia complessiva che mira a portare nuova linfa a questo territorio, trasformandolo in uno snodo strategico, non solo per il Centro Italia, ma per tutta la Pensiola”, ha spiegato Nencini. Sui lavori per la rimessa in sesto della Diga di Montedoglio, il cui cronoprogramma è stato stabilito nei tavoli tecnici promossi dal vice ministro nello scorso mese di marzo – con i rappresentanti dell’Unione dei Comuni della Val Tiberina, i sindaci e la Regione – per definire le procedure operative che possano trovare soluzioni alle problematiche dovute ai fenomeni franosi lungo le sponde della diga, Nencini ha spiegato che sono state “avviate le procedure per il finanziamento di uno studio idrogeologico che possa verificare la stabilità delle sponde della diga di Montedoglio”.
E conferma il cronoprogramma per i lavori fissato con i sindaci.
Dopo l’intervento, Nencini ha partecipato all’inaugurazione di una mostra al Mercato dell’artigianato di Anghiari.