La scelta della multinazionale A. Mittal di avviare la procedura di disimpegno degli impianti è una scelta irresponsabile e irrispettosa. Si lascia il destino di migliaia di lavoratori e di tutta la città di Taranto in mano al caso. La multinazionale ha posto delle condizioni provocatorie e inaccettabili e le più gravi riguardano la modifica del Piano ambientale, il ridimensionamento produttivo a quattro milioni di tonnellate e la richiesta di licenziamento di 5mila lavoratori, oltre alla messa in discussione del ritorno a lavoro dei 2mila attualmente in Amministrazione straordinaria.
Per i socialisti è imprescindibile, a questo punto, una partecipazione statale nella gestione dell’azienda affinchè si garantisca il livello produttivo utile al funzionamento dell’azienda, il mantenimento dei livelli occupazionali e il rispetto dell’accordo firmato il 6 settembre 2018 sulla bonifica dell’intero sito e l’attuazione del piano ambientale.
I socialisti saranno sempre al fianco dei lavoratori che oggi vivono l’ennesimo periodo di incertezza lavorativa, a causa della scellerata scelta della multinazionale di avviare la procedura di disimpegno degli stabilimenti Ex Ilva e al fianco delle famiglie tarantine che si sono viste all’improvviso senza la certezza della bonifica di quegli impianti.
Enzo Maraio
Segretario Nazionale Psi
Salvatore Mattia
Segretario Provinciale Psi Taranto
Claudio Cesaroni
Segretario Regionale Psi Puglia