“Temo abbia ragione il presidente del Consiglio: oggi nasce la Terza Repubblica. Il Presidente Conte, a conclusione del suo intervento ha detto: “Il popolo ha scelto”: citazione perfetta, che mi ricorda quella di Robespierre alla convenzione nazionale. Si è però dimenticato di dire che nasce sul sistema istituzionale della prima, ma meno solido e nasce su un doppio tradimento: tradito il centro-destra, in frantumi, tradito l’impegno dei 5Stelle a governare da soli”. Così il segretario del Psi, Riccardo Nencini, è intervenuto in Senato annunciando il proprio no alla fiducia al governo Conte.
Su dodici pagine del suo intervento il Sud citato nell’ultima pagina una sola volta. Poi non ce n’è più traccia”- ha ammonito. Per Nencini la prova del tradimento “è nel contratto:” caratterizzato da “assenza di un cronoprogramma, mancanza di fondi, conflitto tra obiettivi”.
Rivolgendosi al nascente governo, Nencini, nella relazione della sua dichiarazione di voto, ha affermato: “ora è il momento di scegliere a quale pezzo di società destinare le risorse, non quelle promesse, che non esistono, quelle reperibili nel bilancio dello Stato” sottolineando come “l’arte del governo è l’arte di scegliere, e reddito di cittadinanza e riforma fiscale costano troppo e confliggono. “Del resto – continua Nencini- “la flat tax ha già subito modifiche rilevanti, nei contenuti e nei tempi di applicazione, e del reddito di cittadinanza non conosciamo ancora la cornice applicativa. Quanto al rimpatrio di 500.000 clandestini, presto i numeri cambieranno per ridursi drasticamente”.
Nencini nella sua relazione sottolinea anche che l’alleanza Lega -5Stelle si caratterizza per il “rifiuto della società aperta visto che è scomparso dal programma il tema dei diritti civili. O no, Ministro Fontana?”- afferma riferendosi al neo ministro della famiglia.
Per Nencini un punto su tutti resta decisivo per comprendere l’alleanza di governo: “si incontrano forze antisistema, antieuropee e acerbe di rispetto costituzionale, che reputano il Parlamento un accidente”.
Il segretario socialista ha ammonito il governo Conte: “la luna di miele del suo governo durerà almeno fino alla prossima finanziaria, quando i contabili vi richiameranno di nuovo alla dura legge dei numeri. Intanto, proverete a ridisegnare il sistema politico lungo un crinale diverso da quello del Novecento. Non più destra/sinistra ma europeisti e sovranisti”. Ma, per realizzare compiutamente il progetto, 5 Stelle e Lega avranno “bisogno di riformare le istituzioni e di una nuova legge elettorale”
“Una sfida che i riformisti di ogni segno dovranno cogliere, incalzandovi perché si inauguri una Legislatura costituente e perché venga fatta un’azione di verità verso gli italiani. Meglio con una ‘Alleanza per la Repubblica’, la strada maestra per chi non la pensa come voi. Signor Presidente, non voterò la fiducia al suo governo. Strappo Sandro Pertini dal suo pantheon e lo riporto a casa” ha concluso Nencini in aula