“Tra il 2007 e il 2014 gli investimenti in infrastrutture in Italia sono precipitati di oltre il 30%. I governi Renzi e Gentiloni hanno invertito la rotta impegnando oltre 130 miliardi, ferro soprattutto e completamento di opere stradali ferme da decenni (dalla Fano/Grosseto alla Orte/Mestre). Progetti meno impattanti, necessari per mettere in sicurezza e migliorare la viabilità”. È quanto ha affermato il vice ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Riccardo Nencini, che commentando il programma di Governo stilato da M5S e Lega, aggiunge: “Nel contratto Lega-Grillini c’è un uso scriteriato del bianchetto: cancellare progetti e cantieri. Risultato: meno posti di lavori, altissime penali, opere inconcluse e un’Italia che si allontana dal futuro. Poi c’è la casa. Noi abbiamo messo fondi per l’edilizia popolare. Nel contratto Di Maio-Salvini nemmeno una riga”- ha concluso.

Costruire il futuro. La casa prima di tutto – Ordine del giorno per gli amministratori socialisti
C ’è una grande battaglia di civiltà da portare Avanti. I socialisti italiani sono in