“Stiamo assistendo in queste ore al più grande scandalo che abbia mai convolto la magistratura nel nostro Paese.
Un paese moderno e liberale ha il dovere di porre fine a questo cortocircuito istituzionale. Non c’è più tempo: la politica si riappropri del suo ruolo. Serve subito una riforma che riguardi la separazione delle carriere dei magistrati e del Consiglio superiore della magistratura”. Così in una nota il coordinatore della segreteria nazionale, Luigi Iorio. Per il dirigente socialista,
“vanno distinte le carriere di magistratura giudicante e requirente, solo così si potrà ripristinare un equilibrio tra poteri dello Stato.
La separazione delle carriere – ha proseguito Iorio – e’ un principio ribadito anche da Giovanni Falcone che affermo’: “la necessità di una diversa formazione professionale tra pubblici ministeri e magistrati giudicanti ‘figura neutrale’ al di sopra delle parti”. Per Iorio “la separazione delle carriere e’ un obiettivo la cui realizzazione non è più prorogabile. Il dettato costituzionale all’art.111 e’ chiaro: impone che il giudice sia non solo imparziale ma anche terzo. E terzietà non può che significare appartenenza del giudice a un ordine diverso da quello del pubblico ministero. Ecco il motivo per il quale di pari passo alla riforma della separazione delle carriere sarà necessario riformare anche il consiglio superiore della magistratura.
E’ necessario inoltre, al fine di evitare che il CSM continui ad essere una casta autoreferenziale, modificare la composizione con una maggiore partecipazione delle componente laica. Nelle prossime ore, di concerto con il nostro segretario nazionale Enzo Marai e con il Sen. Enrico Buemi saremo a lavoro per presentare una proposta di legge che vada in questa direzione”