Europee. Russo, rilanciare progetto europeo dal basso, non siamo riusciti a comprendere esigenze dei più deboli

 

“Le prossime elezioni europee saranno un duro banco di prova per i partiti socialisti europei. Oltre all’analisi su quanto in questi anni siamo stati lontani dai problemi dei più deboli, compiendo alcune scelte che hanno avuto un costo politico ed umano altissimo, ahimè temo siamo ancora lontani da una più profonda comprensione di cosa sia diventato questa Europa e quali risposte e soluzioni esige”. Così Simona Russo, membro della Direzione Nazionale del PSI e responsabile dei rapporti con il PSE, al termine del Congresso PSE a Lisbona. “Cadiamo spesso nella retorica dell’ovvietà’, per non dire che ad ogni mea culpa, non corrispondono adeguate iniziative, con il risultato che quasi sempre, per inerzia, finiamo nell’accettazione passiva dello status quo dell’establishment europeo” Simona Russo prosegue: “quale Europa vediamo all’orizzonte è una domanda ormai ricorrente che richiede una realistica riflessione e delle sincere risposte. La revisione dei Trattati di Maastricht, come ha sostenuto ieri il Segretario Riccardo Nencini, è una necessità ormai ineludibile se vogliamo arginare le spinte dei nazionalismi sovranisti sempre più crescenti. Il progetto europeo, per essere rilanciato va quindi ricostruito e ristrutturato attraverso una concertazione consapevole, graduale e progressiva tra gli Stati Membri. Dal basso e non dall’alto dunque. Se non si fa questo, allora cari amici e compagni, brancoliamo nel buio di un tunnel senza una via d’uscita”- ha concluso.

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