“Veder sventolare un crocifisso durante un comizio elettorale è cosa che nemmeno Luigi Gedda negli anni ’50, quello che vedeva le madonne muoversi dal campanile in giro per l’Italia”. Lo ha detto Riccardo Nencini, segretario del PSI e candidato nel collegio uninominale Siena-Arezzo, intervenendo oggi a Bari ad un incontro elettorale della lista Insieme pressol’Hotel Palace dove sono stati presentati i candidati pugliesi della lista di ispirazione ulivista appoggiata da Romano Prodi. Commentando il gesto di Salvini che ha sventolato il rosario in un comizio a Milano, Nencini ha detto che si tratta di un gesto ” blasfemo, un’offesa a tutti gli italiani e non solo ai cristiani che in tempi normali farebbe sorridere, ma in questi preoccupa”.
Il fondatore della lista Insieme ha anche detto che di fronte all’attuale clima politico “Il centrosinistra non può riunirsi solo attorno al tema dell’antifascismo. Per creare speranza e passione occorre costruirvi attorno argomenti credibili”. Nencini ha sottolineato che il centrosinistra rappresenta “una forza credibile, responsabile e tranquilla, in grado di governare l’Italia e di farlo introducendo elementi di cambiamento pur restando ancorata a dei valori fondamentali”.
Tre i punti programmatici indicati: unpiano casa da 50 milioni l’anno; il sostegno agli studenti meritevoli e fuori sede, un mondo del lavoro revisionato con 7 mila posti da lavoro da creare e finanziare in due anni”. Sulla competizione elettorale Nencini ha poi spiegato che “non ci sarà un governo di centrodestra dall’esito delle votazioni. Il rischio vero – ha concluso – è che ci sia un governo che possa contare su Grillo, Lega e Meloni. La cosa ci allontanerebbe dall’Europa e dai valori fondamentali della Repubblica”. Infine il il vice ministro delle Infrastrutture e dei trasporti ha parlato di ILVA: “Sull’Ilva chiediamo attenzione al recupero di un’attività imprenditoriale importante per l’Italia, mettendola in linea con la tutela ambientale e la salute dei cittadini. La nostra è una soluzione decisamente diversa da quella presentata da Emiliano e molto più in linea con quello che ha proposto il ministro Calenda”.